La Lazio ospita la Fiorentina, Sarri avvisa i suoi: “Dobbiamo lavorare per diventare una big”
La Lazio vuole ripartire. Il club biancoceleste dopo la brutta sconfitta in casa del Verona deve rialzarsi per non perdere terreno dalle prime quattro della classifica. Nella conferenza stampa alla vigilia del match di domani contro la Fiorentina l'allenatore dei capitolini ha presentato così il match contro i viola: "Spero che la squadra sia pronta per ripartire, sappiamo le risposte che dobbiamo dare. Penso che la squadra sia pronta, ho visto l’atteggiamento giusto in questi giorni. È un momento di riflessione. Andando a scavare con i ragazzi, abbiamo visto che questi alti e bassi si stanno ripetendo da un anno e mezzo. Dobbiamo fare delle correzioni, perché alla base c’è qualcosa di sbagliato in alcuni approcci".
L'ex allenatore di Napoli, Chelsea e Juventus ha indicato anche il metodo per risolvere alcuni problemi che affliggono la sua squadra: "Per risolvere un problema va presa coscienza che esiste questo problema. Abbiamo tirato fuori dei dati da maggio scorso e c’è una ripetitività di alcune situazioni. Bisogna rimanere sempre su certi livelli, per diventare grandi dobbiamo ancora lavorare tanto".
L'allenatore napoletano ha provato a chiudere il caso Luis Alberto ma ha messo in chiaro alcuni passaggi sul loro rapporto: "In 12 partite 8 le ha fatte da titolare e 4 è entrato per 40 minuti. Ci sono momenti della stagione in cui le necessità del singolo non sono le stesse della squadra. Speriamo di risolvere i nostri problemi, così ci possiamo permettere Luis Alberto sempre in campo".
Infine Sarri ha speso due parole sul centrocampo e sul modo di interpretare alcune situazioni nel corso delle partite: "A livello di caratteristiche, Leiva per noi è adatto. Poi c’è un problema di tenuta, anche perché vogliamo giocare a ritmi alta. Ci sta bene però se ci garantisce un’ora con una certa intensità, anche perché dietro c’è Danilo che sta crescendo molto. Abbiamo centrocampisti forti, a Roma c’è la tendenza a santificare a fenomeni troppo velocemente. Serve il lavoro".