La Lazio non sfonda, con il Cluj solo 0-0 ma basta: ottavi di Conference League conquistati
In Romania la Lazio non sfonda ma conquista grazie all'1-0 dell'Olimpico gli ottavi di finale di Conference League. Il Cluj ha il merito di imbavagliare il match aggrappandosi ad uno straordinario Scuffet che salva la capitolazione in diverse occasioni ma la squadra di Petrescu non fa nulla per segnare. Lo 0-0 premia la Lazio che non sfrutta nemmeno la superiorità numerica nel finale per il doppio giallo di Muhar.
La Lazio deve difendere l'1-0 dell'Olimpico siglato da Ciro Immobile e per farlo si deve aggrappare ai giocatori che sono rimasti a disposizione di Sarri viste le tante defezioni. In Romania compito non facile contro un Cluj che si compatta in campo e si cala perfettamente nel ruolo di chi vuole giocarsi la qualificazione fino alla fine. I capitolini restano spesso imbavagliati senza riuscire ad esprimersi al meglio. Sarri in panchina prende appunti, si sbraccia e urla, ma la Lazio fatica a creare.
Due le occasioni importanti nel primo tempo con Luis Alberto prima e Basic poi ma la palla non entra. Così il rischio di vedersi beffare è alle porte quando il Cluj riconquista una palla sbagliata da Maximiano con Krasniqi che sbaglia il gol praticamente a porta vuota. Le uniche emozioni per uno 0-0 con cui si va all'intervallo. Tanto basta alla Lazio per vedere gli ottavi di Conference League ma non per rimanere serena nel secondo tempo con la qualificazione legata ad un filo.
La Lazio prende le redini del gioco nella ripresa mentre il Cluj di Petrescu sceglie la via dell'attesa per giocarsi il tutto per tutto nei minuti finali. La classe e la qualità della Lazio si vede però a sprazzi con le giocate di Felipe Anderson, Luis Alberto e Immobile che crescono sulla trequarti aprendosi spazi importanti. Manca però il tiro in porta e il gol della serenità.
Luis Alberto a metà secondo tempo si esalta e da angolo trova Scuffet fuori posizione ma la palla viene salvata sulla linea all'altezza del secondo palo. Al 63′ la Lazio si divora l'impossibile con il portiere del Cluj che si riscatta salvando con una doppia parata la propria porta con il pallone che poi finisce mestamente a fil di palo dopo una serie infinita di ribattute. La Lazio prova a crederci, prende il possesso del palleggio e alza il proprio baricentro: il Cluj entra in apnea, Muhar si prende la seconda ammonizione e i rumeni chiudono in 10 contro 11.