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Lazio, il pasticcio del club indicato a bilancio nell’affare Neto: “Ingannati dal nome”

Storia di mercato surreale con protagonista la Lazio, che per acquistare Pedro Neto nel 2017 ha pagato circa 11 milioni di euro alla società giusta (lo Sporting Braga) ma ha commesso un errore nell’indicazione del nome a bilancio (Sporting Lisbona). Gli addetti ai lavori del dipartimento finanziario capitolino sarebbero stati ingannati dai nomi simili delle due società lusitane.
A cura di Marco Beltrami
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Una storia di mercato surreale vede protagonista la Lazio. C'è qualcosa che non torna nell'operazione che ha portato nella Capitale Pedro Neto, talento portoghese ingaggiato nel 2017 dal Braga e ceduto nell'estate 2019 al Wolverhampton per circa 18 milioni. I soldi necessari a comprare il classe 2000, ovvero circa 11 milioni, sono stati versati nelle casse dello Sporting Braga ma un errore formale commesso a bilancio ha ingarbugliato la situazione. Cosa è successo? Il nodo è in quanto comunicato dalla società bianco-celeste: se nei bilanci è stato indicato per sbaglio il nome dello Sporting Lisbona, i pagamenti invece sono stati effettuati in maniera corretta nei confronti del Braga.

La vicenda di mercato risale a quattro anni fa. Nel 2017 la Lazio ha prelevato due giocatori dalle fila del Braga, i talentini portoghesi Pedro Neto e Bruno Jordão, con la speranza di farli crescere alla corte di Simone Inzaghi. Per il primo che nella prima squadra biancoceleste ha collezionato solo 5 presenze, la Lazio avrebbe dovuto versare nelle casse del club lusitano circa 11 milioni di euro, con la formula del prestito con obbligo di riscatto. Sette milioni per il prestito, più 4 per il riscatto (con 5 eventuali di bonus). Come si evince dai conti della Lazio, disponibili online nell'estate 2018, la Lazio ha registrato il pagamento di circa 8.5 milioni allo Sporting Lisbona (ecco l'errore di registrazione) per i diritti di Neto, con un ulteriore pagamento da 2.5 milioni allo stesso club. Mentre la cifra è stata versata nelle casse del Braga.

"Ingannati dai nomi simili delle squadre"

A cosa è dovuta questa situazione? In una mail inviata al Guardian, il segretario generale della Lazio Armando Calveri ha spiegato quanto accaduto: "Ci tengo a precisare che la Lazio ha acquistato entrambi i giocatori (Pedro Neto e Bruno Jordao) dallo Sporting Club Braga e non dallo Sporting Club de Portugal (ovvero lo Sporting Lisbona, ndr). Sfortunatamente, è stato un errore del nostro dipartimento finanziario che è stato ingannato dai nomi simili dei club. L'SC de Portugal, non ha mai registrato i giocatori, sistemeremo la situazione relativa ai due club". Dal canto suo lo Sporting Lisbona, non ha fatto mai menzione nei suoi conti e infatti i legali dei biancoverdi si sono già mossi prendendo contatti con la Lazio che dovrà correggere il suo errore.

C'è ancora un tassello del mosaico che non combacia e fa riferimento alla somme comunicate dalla Lazio e dal Braga relativamente al trasferimento di Pedro Neto: 11 milioni la prima, 9.5 milioni la seconda. La stessa società portoghese aveva addirittura ribadito che – compresi i bonus – l'importo sarebbe lievitato a 17 milioni. Anche in questo il segretario generale della Lazio ha chiarito la posizione del club al tabloid. "La vostra indagine verte sui diversi sistemi fiscali adottati dai due club. Tutte le somme sono dichiarate nel FIFA TMS (Transfer Matching System), il quale protegge la trasparenza nelle operazioni finanziarie tra club".

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