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La Lazio batte la Fiorentina con un rigore in pieno recupero: Immobile glaciale dal dischetto

Il posticipo del lunedì della decima giornata finisce 1-0 per la squadra di Sarri che trova la rete della vittoria all’ultimo assalto su calcio di rigore.
A cura di Maurizio De Santis
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Un calcio di rigore concesso alla Lazio al 94° per un fallo di Milenkovic serve alla Lazio la palla della vittoria contro la Fiorentina. Lo segna Immobile e fa quel che deve nell'ultimo quarto d'ora che Sarri gli ha concesso: spiazza Terracciano e regala ai capitolini un successo pesante, che li riporta a uno sbuffo dalla zona Champions.

Ai punti la Fiorentina avrebbe meritato la vittoria contro la Lazio. Di punti, invece, non ne porta a casa nemmeno uno e frena ancora una volta nell'assalto alle prime quattro posizioni. Manca anche l'aggancio e il sorpasso alla ‘dea' e al Napoli (quinto dopo il successo dell'Atalanta a Empoli) e concede ossigeno ai biancocelesti aprendo loro una strada nella terra di mezzo, in quella parte di classifica dove c'è anche la Roma.

La sfida dell'Olimpico ha chiuso la decima giornata di campionato.
La sfida dell'Olimpico ha chiuso la decima giornata di campionato.

Lo 1-0 dell'Olimpico non rende merito a quanto s'è visto in campo, in particolare da parte della Viola che nella prima parte della gara un gol lo fa anche con Beltran ma viene annullato perché al Var si accorgono che l'attaccante ha controllato la palla con un braccio. Ne sfiora un altro ma questa volta è il palo a dire alla punta. È la Lazio? Un dato ne certifica l'insipienza nella prima porzione di gara: non fa nemmeno un tiro in porta e subisce spesso l'iniziativa degli ospiti.

Sarri ridisegna la Lazio nella ripresa, biancocelesti più pericolosi.
Sarri ridisegna la Lazio nella ripresa, biancocelesti più pericolosi.

Qualcosa cambia nella ripresa quando la squadra di Sarri si presenta in campo con un piglio differente: guadagna metri alzando il baricentro, attacca la Fiorentina negli spazi (almeno ci prova) e non l'aspetta più optando per la ripartenza in contropiede. Questa volta sono i biancocelesti a essere in controllo e vanno vicini al gol prima con Felipe Anderson (provvidenziale la parata ravvicinata di Terracciano) e poi con Luis Alberto.

Ma è sempre il brasiliano quello più pericoloso, a creare maggiori grattacapi alla difesa dei toscani che pecca nella gestione della sfida (a differenza del primo tempo) e perde compattezza. Complice lo sforzo dei primi 45 minuti, fa fatica a trovare la giusta dimensione tattica e la Lazio ne approfitta. L'occasione più nitida capita (ancora) sui piedi di Felipe Anderson: nella fase cruciale della ripresa manda a spasso tutta la difesa avversaria, calcia bene ma la prima conclusione respinta e sulla ribattuta la mira non è delle migliori.

La Fiorentina di Italiano gioca un buon calcio all'Olimpico ma non trova il guizzo decisivo.
La Fiorentina di Italiano gioca un buon calcio all'Olimpico ma non trova il guizzo decisivo.

Dalla Curva Nord si alza un boato, c'è Ciro Immobile che è pronto per entrare. Da lui si attendono il colpo di coda, il guizzo del bomber che con una giocata può cambiare tutto. Entra al posto di Castellanos e con lui c'è anche Pedro che va a prendere il posto di Zaccagni. Sarri si gioca così l'ultimo assalto. E indovina tutto perché è proprio grazie all'attaccante che la Lazio trova un gol pesantissimo su rigore in pieno recupero.

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