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La Juventus vincerà lo scudetto ‘per esclusione’ per la prima volta in nove anni

In tutti questi anni di dominio assoluto una costante della Juventus è sempre stata la capacità di ammazzare il campionato e sedare le ambizioni della concorrenza con la forza dei risultati e un trend di rendimento monolitico. Cosa che non accade per la prima volta con Sarri, in difficoltà anche prima del lockdown. Eppure ha lo scudetto cucito sulla maglia perché chi sta dietro è riuscito a farsi male da solo.
A cura di Maurizio De Santis
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La sconfitta di Udine è un brutto colpo per la Juventus che alla Dacia Arena non solo ha fallito il match point scudetto ma ha anche alimentato tutte le perplessità sulla condizione psico/fisica della squadra. Le basta davvero poco per conquistare il 36° titolo della storia, il 9° consecutivo dal 2011 a oggi. Non sarà un trionfo ma un arrivo al traguardo col fiatone e le gambe distrutte dalla fatica con la sensazione di essere arrivati primi essenzialmente per la manifesta inferiorità degli avversari. Se c'è stata una costante dei bianconeri, che ha fatto da filo conduttore al dominio iniziato con Conte e proseguito con Allegri, è stata la capacità di ammazzare il campionato e sedare le ambizioni della concorrenza con la forza dei risultati.

Forse solo in un paio di stagioni è riuscita a complicarsi la vita perché ha trovato pane per i suoi denti: 2017/2018, scudetto a 95 punti, tallonata dal Napoli "sarrista" dei 91 punti che addirittura espugnò Torino; 2016/2017, scudetto a 91 punti, duello scandito dalla rivalità con la Roma di Spalletti (87) che aveva Dzeko, Salah, Nainggolan e Strootman, Totti, Paredes e Manolas. C'è una terza "anomalia" che ci riporta indietro nel tempo fino alla prima edizione dell'esperienza Conte: stagione 2011/2012, quando furono i bianconeri a ribaltare la classifica (che vedeva il Milan davanti) e conquistare il tricolore in rimonta (finì 84 a 80 per la "vecchia signora").

Dettagli, piccole sbavature rispetto a un trend monolitico (nella stagione 2012/2013 chiuse addirittura a 102 punti) che ha accompagnato il cammino dei bianconeri in un decennio e, alla luce di quanto accaduto, sollevano un dubbio: cosa sarebbe accaduto se la pandemia non avesse bloccato il campionato? Le avversarie sarebbero franate (è il caso della Lazio che prima del lockdown era a -1 dalla Juve) oppure ci sarebbe stata maggiore concorrenza? Nessuno può dirlo.

Una certezza, però, c'è ed è data dai numeri negativi registrati dalla squadra di Sarri in difficoltà anche prima dello stop forzato: allora avvertiva il fiato sul collo dei capitolini adesso rischia di rovinare tutto a causa di una serie di passi falsi incredibili. Eppure, nonostante i risultati contro Sassuolo (pareggio in rimonta), Milan (sconfitta subita in rimonta) e Udinese (ko sempre in rimonta), ha lo scudetto cucito sulla maglia. E lo vincerà "per esclusione" perché chi sta dietro è riuscito a farsi male da solo.

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