La Juventus sbugiarda Corona su Fagioli: nota ufficiale per scongiurare l’articolo 24
Era attesa da qualche ora, finalmente è arrivata la presa di posizione ufficiale della Juventus sul caso esploso intorno a Nicolò Fagioli, 22enne centrocampista indagato per aver scommesso tramite siti internet illegali, ovvero non provvisti di regolare autorizzazione dei Monopoli di Stato. Il calciatore – finito travolto dall'inchiesta della Procura di Torino su allibratori clandestini legati alla criminalità, che raccolgono giocate pesantissime per riciclare denaro sporco – avrebbe ammesso tutto, anche di aver piazzato le giocate su partite di calcio, invocando come attenuante una sua presunta ludopatia.
Relativamente alla vicenda, la Juve fa dunque sapere che appena ha appreso la condotta di Fagioli, ha immediatamente informato la Procura federale: "In merito a quanto riportato da alcuni organi di informazione Juventus FC precisa che non appena ricevuto notizia di un possibile coinvolgimento del proprio tesserato Nicolò Fagioli sul tema delle scommesse ha immediatamente e tempestivamente preso contatto con la Procura Federale della FIGC".
Una puntualizzazione attesa e quasi doverosa, per due motivi. Prima di tutto per evitare di incappare nel dettato del comma 5 dell'articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva, che regola la "omessa denuncia" da parte di chi fosse stato a conoscenza del fatto che Fagioli scommettesse su eventi calcistici e non avesse informato la Procura della FIGC. Un comportamento omertoso che "comporta la sanzione della inibizione o della squalifica non inferiore a sei mesi e dell'ammenda non inferiore ad euro 15mila".
Questo dunque rischierebbe la Juventus, uno scenario non pesantissimo a differenza di quello che incombe sul calciatore con una squalifica "non inferiore a tre anni", e tuttavia il club bianconero ha voluto spazzare via i dubbi: nessuna ‘copertura' del vizio di Fagioli e delle sue scommesse illecite, appena ne ha avuto contezza ha immediatamente informato la giustizia sportiva.
Ma la Juve ha anche voluto rispondere alle accuse ancora più pesanti mossele da Fabrizio Corona, che aveva parlato di un vero e proprio insabbiamento del caso Fagioli da parte della società torinese, al punto da simulare una tonsillite del calciatore per portarlo negli Stati Uniti quando aveva saputo del suo problema: "La Juventus sapeva di Fagioli dal primo agosto, non l'ha portato in tournée e ha cercato di ripulirlo, omettendo di denunciare. Il reato in questione per la Juve è un reato da retrocessione", aveva attaccato durissimo Corona, peraltro esagerando sulle possibili conseguenze per la società torinese. Niente di tutto questo secondo la Juve, che ha denunciato tutto appena lo ha appreso.