La Juventus rischia una maxi multa per la manovra stipendi: può superare i 100 milioni di euro
La Juventus rischia una multa di oltre 100 milioni di euro per la ‘manovra stipendi', oggetto dell'inchiesta Prisma della procura di Torino.
La società bianconera per la violazione dell'articolo 31 comma 3 della legge sportiva, che punisce l'accordo sugli stipendi al di fuori di norme federali con le famose scritture private, potrebbe essere oggetto di una maxi sanzione pecuniaria proprio perché chi si muove in questo modo è potenzialmente punibile da 1 a 3 volte tanto quanto il valore degli stessi contratti pattuiti nel caso venisse riconosciuto l'effetto sui conti di tali operazioni. A riportare questa indiscrezione è il quotidiano La Repubblica.
Se la procura dovesse ritenere che queste manovre siano state decisive anche per l'iscrizione al campionato o a qualche competizione europea, allora la Juve rischierebbe persino di perdere la Serie A. Questo, però, è ancora tutto da dimostrare.
Intanto, pochi giorni fa l’udienza preliminare dell’inchiesta Prisma è stata rinviata al 10 maggio. Il giudice Marco Picco ha valutato le richieste di 50 azionisti che hanno chiesto di costituirsi parte civile contro la società bianconera e una volta rientrato in aula ha deciso lo spostamento anche in merito alla competenza territoriale.
Anche la UEFA ha avviato un procedimento per verificare i bilanci della Juventus, che già è in regime di settlement agreement, il primo dicembre scorso: il club ha consegnato agli inquirenti tutte le carte riguardanti l'indagine della Procura di Torino.
Che cos'è l'inchiesta Prisma? Si tratta di un'indagine della Procura di Torino che contesta al club bianconeri i reati di false comunicazioni sociali (art. 2622 cc), ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza (art. 2638 cc), manipolazione del mercato (art. 185 D.Lgs 58/1998) e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art.2 D.Lgs 74/2000).
Sono due i filoni dell'inchiesta Prisma: il primo sulle plusvalenze e il secondo sull'ormai nota, e molto discussa, "manovra stipendi". In base a quanto afferma l'accusa, i giocatori della Juve avrebbero rinunciato a una sola mensalità e non a quattro, come annunciato dal club con un comunicato del marzo 2020, spostando i pagamenti in un secondo momento tramite scritture private. In questo modo secondo i pm Mario Bendoni e Marco Gianoglio, che hanno condotto l'inchiesta sui conti della società torinese, sarebbero scaturite discrepanze nei bilanci del club per il triennio 2018-2020.