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La Juventus prepara la rivoluzione: Allegri, aumento di capitale e il nodo Cristiano Ronaldo

La visita di John Elkann, numero uno di Exor ovvero la holding che controlla la Juventus oltre ad essere un segnale di vicinanza alla squadra è il preludio alle valutazioni a 360° sul futuro dopo un’annata comunque deludente. Dal futuro di Pirlo, con Allegri sullo sfondo, a quello di Andrea Agnelli, dal possibile aumento di capitale per far fronte alle difficoltà del club, fino agli strascichi del caos Superlega, con il nodo da sciogliere del futuro di Cristiano Ronaldo.
A cura di Marco Beltrami
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In casa Juventus sono tanti i nodi da sciogliere in un finale di stagione che si preannuncia ad alta tensione. La visita di ieri di John Elkann, numero uno di Exor ovvero la holding che controlla il club alla Continassa, se da un lato è un segnale di vicinanza alla squadra, dall'altro rappresenta il preludio alle valutazioni a 360° sul futuro dei bianconeri inevitabili dopo un'annata comunque deludente. Dal futuro di Pirlo, con Allegri sullo sfondo, a quello di Andrea Agnelli, dal possibile aumento di capitale per far fronte alle difficoltà del club, fino agli strascichi del caos Superlega, senza dimenticare il discorso sul destino di Cristiano Ronaldo.

La visita di Elkann alla Juventus, l'incontro con Andrea Agnelli

Una visita informale, quella di Elkann presso il centro sportivo della Juventus in occasione dell'ultimo allenamento dei bianconeri. Il presidente di Exor, oltre al cugino Andrea Agnelli ha incontrato il vicepresidente Pavel Nedved e il responsabile dell'area tecnica Fabio Paratici. Il tempo delle decisioni è rimandato a dopo il finale della stagione, quando si saprà è stato almeno salvato il salvabile, con la vittoria della Coppa Italia e soprattutto la qualificazione alla Champions, oppure il disastro è stato totale. La sensazione attuale è che all'orizzonte, a prescindere dai prossimi risultati, possa esserci una rivoluzione.

Il futuro di Pirlo e l'ombra del ritorno di Allegri

In primis dal punto di vista del progetto tecnico, perché le ultime prestazioni della Juventus oltre ai risultati negativi, hanno fatto suonare il campanello d'allarme. Ecco allora che al netto delle dichiarazioni di circostanza, e delle indiscrezioni provenienti dagli ambienti torinesi, la posizione di Pirlo potrebbe risultare compromessa anche in caso di qualificazione alla Champions, con l'ombra di Allegri sempre più ingombrante. A quest'ultimo inoltre potrebbero anche essere concessi maggiori poteri, soprattutto in chiave mercato, con la necessità di aprire un altro ciclo vincente.

Nodo Cristiano Ronaldo per la Juventus

In questo scenario un grande interrogativo è rappresentato anche dal futuro di Cristiano Ronaldo. Il portoghese, irriconoscibile nelle ultime giornate e molto nervoso, senza Champions sarebbe certamente destinato all'addio. Non è da escludere però, una partenza anche in caso di qualificazione all'Europa che conta, per una Juventus che cambierebbe ulteriormente pelle, perdendo sì il suo giocatore più rappresentativo, ma alleggerendosi di un ingaggio a dir poco pesante. In questo scenario si continuerebbe così a seguire una linea giovane molto gradita ovviamente a Elkann, con lo "svecchiamento" della rosa che potrebbe prevedere altri addii eccellenti, funzionali alle plusvalenze.

Possibile aumento di capitale all'orizzonte

Bisognerà capire dunque poi cosa succederà sul fronte dirigenza, con la posizione di Paratici che sembra essere quella più in bilico. Il responsabile dell'area tecnica, è finito sulla graticola, e anche in questo caso non mancano indiscrezioni su possibili cambi della guardia ed eredi (una situazione su cui potrebbero influire anche le valutazioni sul caso Suarez). Stesso discorso per la presidenza, soprattutto dopo il caos Superlega: al momento la posizione del numero uno sembra salda nonostante i rumours su un avvicendamento con Nasi. Potrebbero essere decisive in tal senso le prossime settimane, anche perché in casa Juventus si sta prendendo in considerazione l'ipotesi di aumento di capitale, che insieme all'abbattimento dei costi di gestione, potrebbe diventare fondamentale in vista del prossimo Cda.

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