La Juventus non vuole lo Scudetto a tavolino: “I titoli si assegnano sul campo”
L'assemblea della Lega Serie A, l'ultima prima del Consiglio Federale dell'8 giugno decisivo per le sorti dei campionati, ha prodotto il no all'algoritmo ideato dalla Figc e la proposta di considerare la media punti in caso di sospensione definitiva del torneo, con blocco delle retrocessioni e mancata assegnazione dello Scudetto. Su quest'ultimo fronte è passata la linea di Andrea Agnelli, quella che il numero uno della Juventus aveva deciso di adottare sin dalle prime settimane di stop del calcio e analisi sugli scenari futuri.
La corsa al titolo, realisticamente, è una questione a tre: Juventus e Lazio, divise da un punto, con l'Inter più staccata ma con una gara da recuperare. Andrea Agnelli ha fatto la voce grossa in assemblea, come riportato dal Corriere dello Sport: "I titoli si assegnano sul campo, altrimenti noi non lo vogliamo". La Juventus non vuole lo Scudetto a tavolino. Un parere fermo e perentorio, espresso già ad inizio aprile direttamente al presidente federale Gravina: "Lo Scudetto bisogna decidere solo di assegnarlo o meno e la stessa Juventus credo abbia espresso un non gradimento di una soluzione di questo tipo", disse all'epoca il numero uno della Figc.
Una linea a cui si è arreso e adeguato anche Claudio Lotito, che spesso e volentieri, negli ultimi due mesi, era giunto allo scontro con Andrea Agnelli negli incontri a distanza organizzati dalla Lega. Non in questa circostanza, nonostante la Lazio sia in piena corsa per lo Scudetto. Il patron della Lazio porterà in Federcalcio la soluzione passata dopo la votazione in Lega e si lavorerà affinché possa diventare l'indicazione definitiva. Su questo fronte la Federcalcio è pronta ad accontentare la Lega Serie A, mentre c'è molta più rigidità sulla proposta di blocco delle retrocessioni in caso di sospensione definitiva del campionati.
