La Juventus ha donato tre tonnellate di cibo preparate per la partita rinviata contro il Milan
Nessuna pietanza e nessun tipo di cibo andrà sprecato. Questo è quanto reso noto dalla Juventus pochi minuti fa. Le oltre tre tonnellate di pasti preparati per la semifinale di ritorno della Coppa Italia 2019/2020 contro il Milan, prevista per ieri sera ma rinviata per l'emergenza Coronavirus, sono state destinate ai più bisognosi. Per portare avanti questa iniziativa il club bianconero ha coinvolto quattro associazioni di volontariato di Torino: Banco Alimentare, SERMIG, Comunità di Sant’Egidio e Fondazione Specchio dei Tempi.
Queste associazioni si sono occupate, fra ieri e questa mattina, della raccolta e della distribuzione dei generi alimentari e, in questo modo, i cibi già preparati per l'evento sportivo non disputatosi non sono andati sprecati. Una notevole iniziativa da parte della società piemontese.
Il comunicato della Juventus
Questo il comunicato ufficiale apparso sul sito della Juventus in merito all'iniziativa presa:
Tre tonnellate. A tanto ammonta la quantità di cibo che, in occasione di Juventus-Milan, inizialmente prevista per ieri sera, sarebbe stato messo in vendita nei bar e nei punti di ristoro dell’Allianz Stadium, oltre a quello destinato, inizialmente, a oltre 4000 persone all’interno dei Premium Club.
Pasti destinati al consumo, che per fortuna non andranno sprecati.
Juventus ha deciso infatti di preparare comunque queste derrate alimentari, appositamente per donarle alle persone più bisognose, e lo ha fatto anche grazie all’aiuto di quattro associazioni di Torino, che si sono occupate, fra ieri e questa mattina, della raccolta e della distribuzione del cibo: Banco Alimentare, SERMIG, Comunità di Sant’Egidio e Fondazione Specchio dei Tempi.
Juventus-Milan rinviata dopo il vertice in prefettura
La gara tra Juventus e Milan non si è giocata per la diffusione del Coronavirus che sta tenendo in apprensione l'Italia. La decisione è stata presa dopo un vertice in prefettura a Torino tra i rappresentanti del club bianconero e le autorità istituzionali. Dopo la possibilità di giocare senza pubblico e poi con i soli tifosi provenienti dalla Regione Piemonte si è arrivati alla decisione di rinviare la partita