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La Juventus ha donato maglie di Cristiano Ronaldo ai medici cubani in Italia per l’emergenza Covid

I membri della brigata cubana che hanno lavorato a Torino durante l’emergenza Coronavirus hanno ricevuto le magliette originali autografate di Cristiano Ronaldo. Un ringraziamento speciale da parte della Juventus per la solidarietà e per il lavoro svolto in un momento così difficile come quello che ha attraversato l’Italia nei mesi scorsi.
A cura di Vito Lamorte
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I membri della brigata medica cubana che hanno lavorato a Torino per affrontate l'emergenza Coronavirus a Torino hanno ricevuto nelle scorse ore delle magliette originali da parte della Juventus con il nome e la firma di Cristiano Ronaldo riconoscimento per il lavoro svolto in Italia nei mesi scorsi. Attraverso un contatto di una delle organizzazioni di volontariato che hanno accompagnato la brigata medica del paese caraibico sul nostro territorio durante la pandemia Covid-19, i dirigenti della squadra bianconera si sono impegnati a effettuare questa consegna ai professionisti cubani.

Il fuoriclasse portoghese è stato subito d'accordo con la spedizione delle magliette con il suo nome perché riguardava i medici e le infermiere di Cuba che erano state a Torino nei mesi scorsi per l'emergenza ma, chiaramente, non ha potuto fare la consegna di persona.

I riconoscimenti per la brigata medica cubana a Torino

Nei giorni scorsi gli specialisti cubani arrivati in Italia hanno ricevuto riconoscimenti da parte delle autorità e dalle persone per come hanno contribuito ad affrontare la pandemia e tra questi ce n'è uno per meriti civili. Nella giornata di ieri Julio Guerra Izquierdo, capo della brigata, è stato insignito con la cittadinanza onoraria presso il capoluogo torinese per i meriti durante l'emergenza, per il coraggio, l'altruismo e l'umanità dimostrati in questi mesi di lavoro.

Secondo le autorità municipali, le lettere di ringraziamento scritte dai pazienti dimessi dall'ospedale hanno messo in mostra la capacità di Guerra di guidare una squadra con volontà e professionalità. Durante i loro tre mesi di permanenza a Torino, gli specialisti cubani sono stati in grado di offrire di oltre 4.300 prestazioni e hanno sviluppato una proficua relazione con medici, paramedici, volontari e personale sanitario italiano.

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