La Juventus esce pulita dall’esame farsa di Suarez: “Giustizia sportiva verso l’archiviazione”
Se la giustizia ordinaria in questi mesi ha seguito il suo corso relativamente all'esame farsa di Luis Suarez, sostenuto dall'attaccante uruguaiano – allora svincolato – nel settembre del 2020 presso l'Università per Stranieri di Perugia, tutto tace sul fronte sportivo. O meglio, tutto taceva fino a stasera, quando sulla questione è intervenuto il presidente federale Gabriele Gravina.
Ad aprile la Procura di Perugia aveva chiuso le indagini relative all'esame di italiano ‘farlocco' del bomber appena separatosi dal Barcellona, organizzato secondo gli inquirenti "ad personam, solo per consentire al calciatore Suarez di ottenere, nei tempi richiesti dalla società Juventus, e all'esito di una fittizia procedura di esame, la certificazione linguistica". Tra gli indagati – l'ex rettrice Giuliana Grego Bolli, l'ex DG dell'Università Simone Olivieri, la professoressa Stefania Spina e l'avvocato della Juventus Maria Turco – quest'ultima, nella ricostruzione dell'impianto accusatorio, avrebbe agito, "in qualità di legale incaricato dalla società Juventus, quale concorrente morale e istigatrice".
La chiusura delle indagini era stata seguita a giugno dalla richiesta di rinvio a giudizio per i quattro indagati sopracitati, mentre l'esaminatore, il professor Lorenzo Rocca, aveva già patteggiato un anno in precedenza. Dopo l'estate, il 28 settembre ha preso il via il processo penale per i quattro imputati, inclusa l'avvocato della Juve, per la quale l'accusa della Procura di Perugia – guidata da Raffaele Cantone – ipotizza il reato di falso ideologico contestato anche agli altri tre.
Questo è stato dunque finora l'iter sul piano della giustizia ordinaria, col processo tuttora in corso. E su quello della giustizia sportiva? Come ne uscirà la Juventus? A giudicare dalle dichiarazioni odierne di Gravina, pronunciate al Museo FIFA di Zurigo in occasione del ricordo di Paolo Rossi, la vicenda dovrebbe concludersi in una bolla di sapone, ovvero l'archiviazione.
Al presidente della FIGC è stato chiesto conto della lentezza del procedimento sportivo circa la vicenda: "Perché la Procura federale ancora non si è pronunciata sul caso Suarez? Non è vero che la Procura non si è pronunciata – ha risposto il capo del calcio italiano alla Gazzetta dello Sport – Su Suarez si è valutato e si è giunti a decisione. Mi sembra di capire che per la prima parte di quell'inchiesta, con gli atti finora trasmessi dalla Procura, non ci siano stati elementi per procedere: si va verso l’archiviazione. C'è attesa per la seconda parte relativa ai dirigenti coinvolti (Paratici, ndr): aspettiamo che Perugia consegni questa seconda parte di atti".