La Juve vince a Lipsia in dieci uomini in una partita incredibile: nella ripresa succede di tutto
È difficile riavvolgere il nastro e rivedere con lucidità tutto ciò che è accaduto durante Lipsia-Juve, specialmente nel secondo tempo che ci ha regalato quattro gol, un'espulsione e due pali: il 3-2 in rimonta dei bianconeri è frutto di una partita incredibile che i ragazzi di Thiago Motta hanno rischiato di perdere in due occasioni ma che sono riusciti a recuperare nonostante l'inferiorità numerica durata per quasi tutta la ripresa. Una vittoria incredibile firmata dal gol in solitaria di Conceicao che si regala una serata indimenticabile.
Due cambi per la Juve, poi il gol di Sesko
A vedere i primi 45 minuti ci si sarebbe aspettati l'incredibile, come poi in effetti è stato. Dopo cinque minuti di gioco Bremer cade a terra dopo un contatto, si tocca il ginocchio e chiama il cambio preoccupato. Al 10′ accade lo stesso per Nico Gonzalez che esce per un fastidio muscolare: due cambi forzati nei primi 10 minuti sono un segnale pessimo che spalanca le porte a un primo tempo dove i portieri sono poco impegnati.
L'unica grande scintilla arriva al 30′, quando Sesko approfitta di una distrazione difensiva dei bianconeri per portare in vantaggio il Lipsia, sfruttando un'ottima apertura di Openda dalla corsia esterna che non viene tenuto bene dal suo marcatore. Prima dell'intervallo si accendono gli animi anche in panchina per un rigore reclamato su Vlahovic ma non assegnato dall'arbitro.
Un secondo tempo di pura follia
È stato un susseguirsi di emozioni, di minuti concitati, cambi di scena e decisioni clamorose. Tutto comincia con il pareggio di Vlahovic al 50′ che rimette tutto in discussione, ma dà anche inizio a una serie di eventi che cambieranno completamente il corso delle cose. Openda prende un palo, poi su un'azione offensiva del Lipsia al 60′ Di Gregorio tocca il pallone con la mano fuori dall'area di rigore e rimedia un cartellino rosso diretto.
Un'espulsione insindacabile, confermata anche dal VAR che cattura anche il momento del tocco. In porta ci va Perin, Thiago Motta ne approfitta per inserire in campo Douglas Luiz che firma un'altra delle sliding doors: sul calcio di punizione per i tedeschi tocca il pallone con la mano e concede un rigore che poi Sesko trasforma nel nuovo vantaggio.
Tutto da rifare per la Juve che si aggrappa a Vlahovic che si parte e con un bellissimo gol di sinistro dalla distanza riporta tutto in pareggio. Nel frattempo Openda si concede il suo secondo palo della ripresa del tentativo di far avanzare di nuovo il Lipsia, sempre pericoloso anche in virtù della superiorità numerica.
La partita non è finita e ci aspetta l'ultimo grande atto: all'83' Conceicao cerca un varco nell'area di rigore, dribbla un avversario e segna l'incredibile gol del vantaggio bianconero. Non ci crede neanche lui e si toglie la maglia per festeggiare una rete che ha un po' il sapore della grande impresa viste le circostanze.