La Juve sprofonda, ottava e lontana dalla zona Champions: l’Atalanta sbanca lo Stadium
L'Atalanta punisce la Juventus allo J Stadium e lo fa grazie a Duvan Zapata il bomber della formazione di Gasperini che segna e consegna ai nerazzurri i tre punti in palio, condannando ancora una volta i bianconeri al purgatorio, ai margini dalla Zona Coppe. Quella rimediata contro gli orobici è la quinta su 14 partite, l'ennesimo ko che non è andato giù ai tifosi juventini e che ha permesso all'Atalanta di allungare in classifica. A nulla è valso il forcing finale, confuso e senza la necessaria lucidità. Per Allegri, oltre al danno la beffa: ha perso per infortunio Chiesa e McKennie
Gara che vale tantissimo, per due squadre reduci dalle fatiche di Coppa ma con il morale differente. La Juventus si lecca ancora le ferite per i 4 gol rimediati a Londra contro il Chelsea, i nerazzurri di rientro dalla agrodolce trasferta di Berna. In campionato, gli orobici hanno più punti, 7 sui bianconeri e possono gestire la situazione, con gli uomini di Allegri che non possono fare conti. Ma è l'Atalanta a evitare la classica partita attendista, affrontando il match dello JStadium a viso aperto. E ritagliandosi la gloria del vantaggio.
Il solito Zapata non sbaglia quando Djimsiti gli offre l'assist perfetto: è il 28′ e la gara si mette subito sui binari nerazzurri, creando più di una semplice difficoltà alla Juventus costretta a subire e a provare a pungere in modo reattivo. Le occasioni non mancano con Dybala particolarmente ispirato tanto quanto Musso che para il parabile nel primo tempo mantenendo la propria porta inviolata. E costringendo la Juve a guardarsi le spalle perché gli uomini di Gasperini avrebbero anche il colpo del ko, fallito in un paio di occasioni che avrebbero anche chiudere anzitempo il match.
La ripresa inizia con l'infortunio di Chiesa e l'entrata in campo di Bernardeschi, per una Juve che deve fare i conti anche con la sfortuna. L'Atalanta tiene alti i ritmi finché può, ripartendo dal vantaggio del primo tempo e sfruttando le occasioni per chiudere i conti. Allegri perde poi anche McKennie costretto all'uscita dal campo a favore di Kean che va ad arricchire il reparto offensivo per il possibile assalto finale alla ricerca del pareggio.
Dybala prova a inventare, crea e ispira e la Juve sfiora a ripetizione l'1-1 con l'Atalanta costretta ad arretrare la propria manovra, pressata dai bianconeri a trazione anteriore e predisposta alle ripartenze in contropiede degli orobici. Musso si esalta, Demiral e compagni si immolano laddove riescono per la causa orobica. Nel finale la partita diventa ruvida e si incattivisce, Dybala al 95′ colpisce la traversa su punizione. L'ultima emozione, poi il triplice fischio di Ayroldi.