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Gianluca Vialli morto a 58 anni

La Juve ricorda Vialli, l’emozionante saluto di Pessotto: “Non smetteremo mai di volerti bene”

La Juventus ha voluto ricordare Gianluca Vialli prima della gara contro l’Udinese: emozionante il saluto del compagno di squadra Pessotto, attuale dirigente bianconero.
A cura di Vito Lamorte
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Gianluca Vialli è stato un simbolo della Juventus e dopo i ricordi sui social delle ore successive alla notizia della sua scomparsa, ecco il momento di raccoglimento organizzato dalla società bianconera prima del fischio d'inizio del match di campionato contro l'Udinese.

L'ex capitano della Vecchia Signora è morto a Londra all'età di 58 anni per un tumore al pancreas e la sua notizia ha destato grande emozione nel mondo del calcio a livello mondiale.

Prima del fischio d'inizio della gara contro i friulani c'è stato un momento di raccoglimento per la scomparsa di Vialli e di Ernesto Castano ma dopo sul terreno di gioco si è accesso la luce su Gianluca Pessotto, attuale dirigente della Juventus e compagno di Vialli a metà degli anni '90, che ha letto una bellissima lettera per il suo capitano: "Siamo qui in tanti per farti sapere che non ti dimenticheremo e non smetteremo mai di volerti bene così come dal primo giorno. Sei stato una guida in campo e fuori, compagno di spogliatoio, capitano, amico. Nessuno potrà mai scordare la tua sottile ironia, la tua classe, il tuo carisma, la tua tenacia. Nessuno potrà mai scordare le emozioni che ci hai regalato, così come il tuo sorriso. Siamo in tanti allo stadio per abbracciarti, così come siamo stati pronti ad esultare ad ogni tua prodezza. Ciao capitano fai buon viaggio, ti vogliamo bene".

Fin dall'ingresso dei tifosi nell'impianto si sono viste sventolare bandiere in omaggio all'attaccante nato a Cremona e di tanto in tanto si è alzato il coro "Luca Vialli segna per noi". 

Prima della gara lo stesso Pessotto era intervenuto ai microfoni di DAZN per parlare di Vialli e del modo in cui era stato accolto nello spogliatoio bianconero al suo arrivo: "Non è una partita come le altre, ci ha lasciato un personaggio, un'icona, fonte di ispirazione. Arrivai alla Juventus a 24 anni quando Gianluca era già un'icona calcio italiano. Fu grande l'emozione di averlo come futuro compagno di squadra, un grande compagno, un trascinatore, un leader. La sua mania di perfezione mania ci ha contagiato. Al suo fianco, in partita come in allenamento, diventava obbligatorio non sbagliare nulla perché Gianluca pretendeva molto da se stesso e dai compagni e questo è sempre stato il modo migliore per creare una mentalità vincente. È stato un grande uomo squadra, credeva tanto nel valore del collettivo".

All'esterno dell'Allianz Stadium è stato esposto uno striscione dai tifosi: "Capitano vero, Vialli eroe bianconero".

Dopo aver visto i tifosi di Sampdoria e Chelsea recarsi con fiori e sciarpe davanti agli stadi di Genova e Londra per ricordare il loro idolo, oggi un bellissimo omaggio anche da parte dei sostenitori della Juventus.

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