La Juve prova a soffiare Buongiorno al Napoli, ma il giocatore la gela con una frase: è uno schiaffo
Alessandro Buongiorno è ormai ad un passo dal diventare un calciatore del Napoli, nell'ambito del massiccio progetto di rafforzamento del club azzurro dopo il disastro post Scudetto. Il 25enne difensore del Torino e dell'Italia sarà uno dei primi rinforzi dati al nuovo tecnico Antonio Conte, assieme allo spagnolo Rafa Marin (prestito biennale con diritto di riscatto e controriscatto dal Real Madrid) e molto probabilmente all'ex romanista Spinazzola, prossimo alla firma a parametro zero. Sempre caldo anche lo spagnolo Hermoso, pure lui svincolato dall'Atletico Madrid, per un restyling della difesa che sarà totale. La novità delle ultime ore è stata l'inserimento fortissimo della Juventus per Buongiorno, con offerta migliorativa di quella del Napoli, ma il calciatore ha detto no ai bianconeri: "Io proprio non posso andare alla Juve".
Giuntoli, che ha già preso Douglas Luiz e Khephren Thuram, e sta continuando a inseguire Koopmeiners, aveva pensato ad un grosso colpo anche per la difesa da consegnare Thiago Motta: ha dunque alzato l'offerta ai granata per Buongiorno, mettendo sul piatto 42 milioni di base fissa più 5 di bonus. Ovvero 7 milioni in più rispetto all'ultimo rilancio del Napoli che è stato accettato da Cairo: l'affare dovrebbe chiudersi a 35 milioni più 5 di bonus, di cui 4 molto facili da raggiungere.
L'offerta della Juve è stata ovviamente oggetto di valutazione da parte dei vertici del club granata, che hanno coinvolto nella discussione anche Buongiorno. Tuttavia il calciatore, che è nato a Torino ed è sempre stato tifoso della squadra nel cui vivaio è cresciuto e con cui ha esordito in Serie A a 18 anni, non se l'è sentita di tradire in maniera così clamorosa i colori di cui è innamorato fin da piccolo.
"No, non posso. Io non posso proprio andare alla Juve. Come faccio?", è la frase ripetuta come un mantra da Buongiorno ai dirigenti del Torino e riportata da Tuttosport. Il tentativo di Giuntoli di fare lo sgambetto al suo vecchio club e a quel De Laurentiis con cui non si è lasciato benissimo sembra dunque definitivamente naufragato: Buongiorno non sarà una riedizione a stretto giro del trasferimento di Bremer del 2022 da una sponda all'altra di Torino.