La Juve protesta per la coreografia di Firenze: chiesti provvedimenti per i responsabili

La Juventus ha deciso di rivolgersi a FIGC e Lega Serie A per chiedere un chiarimento e alla Questura di Firenze per individuare i responsabili della coreografia prima della partita contro la Fiorentina. Il club bianconero non ha gradito l’enorme scritta ‘Juve Merd…' esposto dai tifosi viola nei minuti che precedevano il calcio d'inizio dello stadio Artemio Franchi.
I vertici dirigenziali della Vecchia Signora si sono mossa con chi di dovere per chiedere non solo più rispetto e si aspettano una risposta, a cominciare dal Giudice Sportivo della Serie A, il cui comunicato sulle sanzioni è atteso in giornata.

La Juventus protesta per la coreografia di Firenze
La Juventus, a fronte di una coreografia così esplicita, ha deciso di rivolgersi a FIGC e Lega Calcio per chiedere un chiarimento e alla Questura di Firenze per individuare i responsabili affinché possano prendere i provvedimenti opportuni. A riportare la notizia è il quotidiano Tuttosport, sempre attento e vicino alle cose di casa Juve.
La società si è mossa per chiedere non solo più rispetto e, secondo quanto riportato dal quotidiano, per evitare che gli stadi italiani possano diventare terra di nessuno. All'Allianz Stadium i controlli sono molto severi ma si sono verificati anche lì vicende non proprio piacevoli negli ultimi anni.

La società bianconera a fronte di una coreografia così esplicita ha chiesto un chiarimento alle istituzioni sportive e alla Questura di Firenze per individuare i responsabili: in Lega è già stata manifestata, in via informale, solidarietà al club bianconero.
La coreografia organizzata dalla tifoseria viola ha fatto il giro del web nel giro di pochi secondi nella giornata di domenica e ha creato opposte opinioni. La Juventus si aspetta una risposta dal comunicato del Giudice Sportivo della Serie A dopo la giornata di campionato numero 29.
In passato, però, bisogna ricordare che ci sono state coreografie simili (vedi derby di Milano) che non hanno creato lo stesso clamore e la medesima indignazione.