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La Juve perde altro terreno dal Napoli: pareggia 2-2 in casa col Parma e scivola a -7 dalla vetta

Finisce 2-2 tra Juventus e Parma allo Stadium, un pareggio che fa scivolare i bianconeri a -7 dal Napoli capolista.
A cura di Paolo Fiorenza
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La Juventus è fermata in casa sul pareggio dal Parma e pur restando imbattuta dopo le prime 10 giornate di campionato, perde altro terreno dal Napoli capolista ed anche dall'Inter, seconda in classifica e vittoriosa ad Empoli nel pomeriggio. Adesso i bianconeri sono quarti a -7 dalla capolista, superati anche dall'Atalanta, che in contemporanea ha battuto il Monza. Il match dello Stadium ha visto per due volte i ducali in vantaggio, prima con Delprato e poi con Sohm, raggiunti dalle reti bianconere di McKennie e Weah.

Terza gara di fila da titolare per Danilo al centro della difesa al fianco di Gatti, mentre in attacco Weah e Conceicao supportano dagli esterni Vlahovic: solo panchina per Yildiz. Neanche il tempo di sistemarsi in campo che il Parma passa in vantaggio al 3′ col difensore Delprato, che raccoglie una sponda di testa dalla sinistra per incornare a sua volta in rete battendo Di Gregorio. È il secondo gol più veloce della storia dei gialloblù contro la Juventus in Serie A, dietro solo alla rete di Enrico Chiesa al 2′ in Parma-Juve del 5 gennaio 1997.

Al 13′ Vlahovic si divora il pareggio, non riuscendo a ribattere in gol da un passo la respinta di Suzuki su colpo di testa di McKennie. Gli ospiti tengono bene il campo, guidati da un brillante Bernabé, ma alla mezz'ora devono incassare l'1-1: stavolta McKennie non trova l'opposizione del portiere sul suo colpo di testa, assistito dal cross di Weah. Sembra la possibile svolta a favore dei bianconeri, ma il Parma non molla niente e al 38′ passa nuovamente in vantaggio con Sohm, il cui destro nell'angolino basso alla sinistra di Di Gregorio conclude alla perfezione un contropiede chirurgico della squadra di Pecchia.

Il secondo tempo si apre col gol del 2-2 di Weah, che batte Suzuki su cross basso di Conceicao. Poco dopo la Juve sfiora l'uno-due con Vlahovic, che ancora una volta non riesce a centrare la porta di testa. Alla mezz'ora della ripresa, Thiago Motta opera i primi cambi: fuori Weah e Cabal, dentro Savona e Yildiz, salutato dai tifosi dello Stadium come il salvatore della patria, dopo la doppietta che domenica sera ha evitato la sconfitta con l'Inter. Neanche il giovane turco tuttavia riesce a sparigliare le carte in un finale in cui le due squadre sono lunghissime, senza nessun tatticismo e con la sensazione che il risultato possa cambiare da un momento all'altro. Un paio di grosse occasioni da una parte e dall'altra non cambiano il punteggio finale: il Parma va via da Torino con un 2-2 pienamente meritato e si porta appena fuori dalla zona retrocessione, a 9 punti.

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