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La Juve non sa più difendere, Barzagli la stronca: “Tirano la monetina”

La sconfitta contro il Verona ha messo ulteriormente a nudo i limiti difensivi della Juventus, che ha subito 15 reti ovvero lo stesso numero dei gol segnati. Grandi critiche da parte degli addetti ai lavori e del grande ex Andrea Barzagli che ai microfoni di DAZN ha sottolineato le difficoltà di quella che un tempo è stata la sua squadra.
A cura di Marco Beltrami
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La difesa insuperabile della Juventus ormai è un lontano ricordo. Anche contro il Verona, la fase difensiva della squadra bianconera che ha trovato la 4a sconfitta in Serie A, ha subito due gol figli di troppa leggerezza. I numeri sono a dir poco preoccupanti, visto che la Vecchia Signora ha subito 15 gol, ovvero lo stesso numero delle reti segnate. Un rendimento disastroso per un collettivo che in passato ha sempre fatto del reparto arretrato uno dei propri punti di forza.

Basti pensare che l'ultima volta che la Juventus aveva subito lo stesso numero di reti nelle prime 11 giornate di Serie A era stato addirittura nel 1961/1962. E anche la doppietta di Simeone fotografa perfettamente i mali della formazione di Allegri. Se il primo gol è nato da un retropassaggio sciagurato di Arthur, nel secondo grandi responsabilità anche di Bonucci che ha concesso molto spazio al Cholito. Quest'ultimo ha preso la mira, mettendo il pallone nel sette e dunque merita grandi applausi. Bisogna sottolineare però anche lo spazio di cui ha potuto approfittare per calciare.

Proprio su questo aspetto è intervenuto uno che conosce bene la Juventus e la difesa bianconera, ovvero uno degli ex componenti della BBC, Andrea Barzagli. L'attuale opinionista Sky nell'immediato post-partita ha criticato l'atteggiamento difensivo dei suoi ex compagni soprattutto in occasione della prodezza di Giovanni Simeone: "Poca pressione, poi chiaramente il gol lui lo deve fare. Però non puoi tirare la monetina ogni volta e pensare "lo lascio tirare". Il Verona ha fatto i primi 20′ intensi, ma senza opposizione della Juventus". E il tutto, mentre i tifosi della Juventus dal settore ospiti del Bentegodi, urlavano a gran voce il suo nome. Forse la Juve di Allegri avrebbe ancora bisogno di lui.

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