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La Juve manda in confusione il Real Madrid col tiki-taka: Ancelotti preoccupato da quel che ha visto

Le amichevoli contro avversari di rango lasciano dubbi e ansie in casa madrilena. La fragilità difensiva mostra contro Barça e bianconeri (6 reti subite in 2 match) scuote anche il tecnico: “Ci manca equilibrio, non siamo abituati”.
A cura di Maurizio De Santis
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La bella triangolazione che ha portato alla rete del vantaggio segnata da Kean dopo un minuto.
La bella triangolazione che ha portato alla rete del vantaggio segnata da Kean dopo un minuto.

Tre gol presi contro il Barcellona, altrettanti impacchettati e portati a casa per mano della Juventus. Addirittura nella sfida in notturna coi bianconeri i blancos si sono trovati sotto di due reti nel giro di 20 minuti: pronti, via e Kean marca la prima affondando il colpo come lama nel burro, poi tocca a Weah rompere il ghiaccio e le uova nel paniere al Real Madrid. Infine Vlahovic, che è sull'uscio nell'attesa si formalizzi lo scambio con Lukaku, entra, fa tris in azione di perfetto contropiede ed esulta mostrando il 9 sulle spalle in maniera abbastanza plateale. Che mazzata.

La squadra di Carlo Ancelotti si scopre improvvisamente fragile in difesa, inerme rispetto al tiki-taka praticato dalla formazione di Allegri. È calcio d'agosto, ci può stare ma le sei scoppole prese a distanza di qualche giorno in due match con avversari di rango sono un campanello d'allarme e preoccupano tanto da spingere lo stesso allenatore ad ammettere: "Non siamo abituati a questa fragilità difensiva. C'è stata una mancanza di equilibrio e dobbiamo rimediare".

L'esultanza di Kean dopo la rete siglata contro i blancos.
L'esultanza di Kean dopo la rete siglata contro i blancos.

Equilibrio è la parola da groppo in gola, doverla pronunciare per spiegare cosa è accaduto in questa fase del pre-campionato spiega bene il disagio provato dall'allenatore e lo shock dei tifosi che non credono ai loro occhi. Le immagini hanno avuto l'effetto di una secchiata d'acqua gelata. "Volevo vedere come rispondeva la squadra con una pressione così avanzata e così forte", le deduzione che Ancelotti ne ha tratto sono evidenti e gli danno da pensare.

Ancora una volta decisivo il taglio di McKennie, questa volta nell'azione del raddoppio.
Ancora una volta decisivo il taglio di McKennie, questa volta nell'azione del raddoppio.

Le azioni dei bianconeri le ha scolpite nella testa. La palla persa da Modric in maniera abbastanza ingenua è lo scricchilio che precede il crollo della diga. È semplicemente devastante per lo spazio e l'agio lasciato alla Juve di tracciare la trama dei passaggi che porta al tiro di McKennie e poi alla ribattuta di Kean a porta vuota sul palo dell'americano. Il Real è in confusione e Chiesa ne approfitta: porta palla sulla corsia mancina, ha il tempo di accorgersi del taglio in area ancora di McKennie e lo innesca, sponda per Weah e palla in buca. Sono trascorsi una ventina di minuti ed è già notte fonda.

Mica finisce qui? Il colpo di grazia lo vibra Vlahovic che non ha nemmeno il tempo di sudare la maglietta e già la butta dentro capitalizzando nel migliore dei modi una ripartenza micidiale della Juve. Tutto molto bello o molto brutto, dipende da quale lato del campo ci si trova. "Sono preoccupato", mormora Ancelotti. E non è l'unico nell'ambiente madridista.

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