La Juve manda in confusione il Real Madrid col tiki-taka: Ancelotti preoccupato da quel che ha visto
Tre gol presi contro il Barcellona, altrettanti impacchettati e portati a casa per mano della Juventus. Addirittura nella sfida in notturna coi bianconeri i blancos si sono trovati sotto di due reti nel giro di 20 minuti: pronti, via e Kean marca la prima affondando il colpo come lama nel burro, poi tocca a Weah rompere il ghiaccio e le uova nel paniere al Real Madrid. Infine Vlahovic, che è sull'uscio nell'attesa si formalizzi lo scambio con Lukaku, entra, fa tris in azione di perfetto contropiede ed esulta mostrando il 9 sulle spalle in maniera abbastanza plateale. Che mazzata.
La squadra di Carlo Ancelotti si scopre improvvisamente fragile in difesa, inerme rispetto al tiki-taka praticato dalla formazione di Allegri. È calcio d'agosto, ci può stare ma le sei scoppole prese a distanza di qualche giorno in due match con avversari di rango sono un campanello d'allarme e preoccupano tanto da spingere lo stesso allenatore ad ammettere: "Non siamo abituati a questa fragilità difensiva. C'è stata una mancanza di equilibrio e dobbiamo rimediare".
Equilibrio è la parola da groppo in gola, doverla pronunciare per spiegare cosa è accaduto in questa fase del pre-campionato spiega bene il disagio provato dall'allenatore e lo shock dei tifosi che non credono ai loro occhi. Le immagini hanno avuto l'effetto di una secchiata d'acqua gelata. "Volevo vedere come rispondeva la squadra con una pressione così avanzata e così forte", le deduzione che Ancelotti ne ha tratto sono evidenti e gli danno da pensare.
Le azioni dei bianconeri le ha scolpite nella testa. La palla persa da Modric in maniera abbastanza ingenua è lo scricchilio che precede il crollo della diga. È semplicemente devastante per lo spazio e l'agio lasciato alla Juve di tracciare la trama dei passaggi che porta al tiro di McKennie e poi alla ribattuta di Kean a porta vuota sul palo dell'americano. Il Real è in confusione e Chiesa ne approfitta: porta palla sulla corsia mancina, ha il tempo di accorgersi del taglio in area ancora di McKennie e lo innesca, sponda per Weah e palla in buca. Sono trascorsi una ventina di minuti ed è già notte fonda.
Mica finisce qui? Il colpo di grazia lo vibra Vlahovic che non ha nemmeno il tempo di sudare la maglietta e già la butta dentro capitalizzando nel migliore dei modi una ripartenza micidiale della Juve. Tutto molto bello o molto brutto, dipende da quale lato del campo ci si trova. "Sono preoccupato", mormora Ancelotti. E non è l'unico nell'ambiente madridista.