La guerra si affaccia sulla finale di Champions, Klopp: “Il Liverpool giocherà anche per l’Ucraina”
Jurgen Klopp ha liquidato con un sincero "adesso non me ne importa proprio" le voci di mercato su Mané al Bayern Monaco. Ha esorcizzato il fantasma di Karius e di quegli errori grotteschi ricordando a tutti che "aveva giocato con una commozione cerebrale" per il colpo subito da Sergio Ramos. Ha spiegato che i suoi Reds sono cresciuti per mentalità modo di stare dentro la partita, capacità di soffrire. E a Salah, che medita vendetta per essere stato strattonato/placcato/messo fuori combattimento dall'ex difensore, manda un messaggio moto chiaro: comprensibile la voglia di vendetta ma… "nel 2018 perdemmo tutti, non solo lui. Kiev non l'abbiamo dimenticata, però non possiamo focalizzarci su quella partita". Come fai a dimenticarla, soprattutto oggi che la stretta attualità offre un quadro totalmente diverso rispetto a quattro anni fa. Sullo sfondo c'è un Paese distrutto.
Nella conferenza stampa prima della finale di Champions c'è, però, un momento in cui il tecnico del Liverpool cambia espressione, ha un attimo di esitazione prima di rispondere. Gli leggi negli occhi e in animo che sta scandendo e pesando dentro di sé le parole che di lì a poco pronuncerà. Gli chiedono cosa pensa del big match per il trofeo spostato da San Pietroburgo a Parigi e lui capisce l'antifona. "Mi avete fatto una domanda strana – dice Klopp, che sembra prendere tempo prima di esprimere con chiarezza il suo pensiero -. Se volete da me un'opinione politica posso dirvi che non ne ho".
L'allenatore tedesco poi si lascia andare. Parla senza alcun timore e, dal modo in cui si esprime, non c'è alcun pericolo che venga frainteso. Anzi, prende una posizione netta finendo (quasi) per dare quel giudizio politico che lui stesso aveva tenuto lontano da sé. Semplice e diretto, modula il tono per sottolineare quale sia la sua posizione. "Sono contento per tante ragioni che si giochi qui e credo che questo sia un messaggio alla Russia – ha aggiunto Klopp -. La guerra è in corso, si combatte ancora ma credo che la Russia capirà il messaggio… la vita va avanti, anche quando si cerca di distruggerla. Noi andremo in campo anche per gli ucraini che vorranno e potranno guardarci".