La guerra dei club con Sky sui diritti tv della Serie A. La mossa che può cambiare tutto
Sono ore fondamentali per i diritti televisivi del triennio 2021-2024 del campionato di calcio di Serie A. Insieme alle partite di questo campionato, è infatti ripartito anche il lavoro della Lega che, nell'ultima assemblea, ha dato mandato al presidente Dal Pino di cominciare a trattare con i fondi d'investimento che hanno manifestato il loro interesse per i diritti tv a partire dal 2021.
Come riportato dal ‘Corriere dello Sport', l'ingresso in campo di Cvc, Bain Capital e Advent International (le tre aziende interessate al pallone italiano) potrebbe dunque dare vita al famoso progetto del canale televisivo di proprietà e far confluire nelle casse della stessa Lega miliardi di euro utili per dar respiro a tutto il mondo del calcio di casa nostra. "Sui diritti tv valutiamo alcuni fondi di investimento – ha confermato Dal Pino nell'intervista concessa di recente al ‘New York Times' – I tifosi allo stadio? Dobbiamo avere prudenza e pazienza, ma siamo fiduciosi che se la situazione sanitaria continua a migliorare, il graduale ritorno dei tifosi negli stadi sarà una realtà".
Sky e il decreto ingiuntivo
A seguire con interesse gli sviluppi c'è ovviamente Sky, che con la Lega ha però un problema molto più urgente e importante da risolvere: il decreto ingiuntivo presentato a causa del mancato pagamento dell’ultima rata per i diritti di questa stagione (131 milioni). Nelle scorse ore Sky ha chiesto ancora una revisione dei conti e uno sconto, avanzando l'ipotesi di una presunta svalutazione del prodotto dopo la recente compressione del campionato. Una proposta che è stata però rigettata dai vertici della Lega, che ora aspettano dal tribunale di Milano la provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo. Se dovesse arrivare, Sky si ritroverebbe così senza segnale a partire dal 12 luglio: ovvero da quando il campionato entrerebbe nel vivo con le ultime sei giornate.