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La Giordania scuote il calcio femminile: “L’Iran aveva un uomo in squadra, verificate il sesso”

Zohreh Koudaei è il portiere della nazionale femminile dell’Iran divenuto oggetto dello scandalo per la denuncia fatta dalla Giordania alla Federazione asiatica.
A cura di Maurizio De Santis
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Accuse incrociate. Smentite. E una denuncia molto forte. Il calcio femminile è scosso a livello internazionale dal caso sollevato dalla Giordania nei confronti dell'Iran. La motivazione è molto grave e nella lettera spedita alla Federazione Asiatica viene fatta una richiesta esplicita: aprire un dossier, svolgere un'indagine che porti alla verifica del sesso di una calciatrice sulla quale si nutrono forti sospetti. Secondo quanto affermato, Zohreh Koudaei in realtà sarebbe un uomo e la nazionale iraniani avrebbe in buona sostanza mentito sulla sua reale identità approfittando del capo velato. È così che la squadra sarebbe riuscita a camuffare i tratti somatici della "giocatrice".

I sospetti sul portiere iraniano, Zohreh Koudaei

L'atto di accusa della Giordania nasce dalla mancata qualificazione alla Coppa d'Asia femminile 2022. Un traguardo mancato proprio a causa della sconfitta subita nella sfida contro l'Iran: finì con il risultato di 4-2 dopo i calci di rigore e tra i pali non passarono inosservate le "fattezze" e la "stazza" dell'estremo difensore, protagonista con alcune parate decisive. Il fatto è successo a settembre scorso ma è deflagrato come denuncia ufficiale in queste ore con Zohreh Koudaei divenuto pietra dello scandalo per quanto indicato sui social network dal presidente della Federazione giordana, il principe Ali Ben al-Hussein.

La denuncia e la replica: "Non sapete perdere"

Su Twitter ha sollevato ulteriori dubbi sul portiere dell'Iran e chiesto esplicitamente "la verifica del sesso" del calciatore (che in realtà declina al femminile). In buona sostanza viene posto in maniera molto decisa il dubbio sulla "eleggibilità del giocatore" e sul suo impiego in una competizione differente rispetto al suo sesso. Dall'Iran la reazione è arrivata in maniera immediata e con un replica molto severa. Ci ha pensato l'allenatore iraniano Maryam Irandoust a prendere una posizione molto netta bollando quella denuncia solo un inutile polverone, il tentativo malcelato di chi proprio "non riesce ad accettare la sconfitta" e il risultato del campo. A sostegno delle sue parole il tecnico si è detto pronto, se necessario, a fornire tutta la documentazione necessaria richiesta dalla Federazione per confermare che Zohreh Koudaei è una donna.

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