La furia di Rosetti dopo l’autografo di Haaland al guardalinee: “È inaccettabile”
L'autografo all'assistente romeno Octavian Sovre, al termine della gara di Champions League tra Manchester City e Borussia Dortmund, continua a far discutere. A farsi sentire è stato il presidente della Commissione Arbitri della UEFA, Roberto Rosetti, che ha pesantemente criticato l'atteggiamento del guardalinee esortando la terna arbitrale ad agire sempre "con dignità e professionalità". Rosetti non ha preso per niente bene quanto accaduto nel tunnel dello spogliatoio sottolineando come bisogni avere, da parte del arbitri, un certo rigore sia dentro che fuori dal campo.
"Dobbiamo essere responsabili", ha detto Rosetti rivolgendosi agli arbitri. "La UEFA ha cercato di far rispettare sempre gli arbitri tanto quanto i giocatori assumendo la parte: atletico, autorevole, rispettoso e professionale". L'ex arbitro italiano ha definito il gesto di chiedere autografi ai calciatori come un qualcosa di "inaccettabile, è una questione di dignità e non possiamo dimenticare il numero di telecamere alle partite della UEFA: catturano tutto". La furia di Rosetti: "Se vuoi essere rispettato tanto quanto i giocatori, perché chiederesti il loro autografo o la loro maglia? Ti chiedono lo stesso?"
Cosa è accaduto tra Haaland e il guardalinee dopo City-Borussia Dortmund
Al termine della partita valida per l'andata dei quarti di finale di Champions League tra Manchester City e Borussia Dortmund, le squadre erano nel tunnel degli spogliatoi quando ad un certo punto, il guardalinee Octavian Sovre, ha fermato Haaland. Motivo? Voleva che gli autografasse i due cartellini (giallo e rosso). Un atteggiamento che ha non è stato molto gradito ai tifosi e a tutti coloro che hanno osservato la scena. Mancanza di professionalità: questo il grido comune che si è alzato sul web. In realtà però, ci sarebbe una spiegazione ben precisa per quanto visto.
Sovre infatti avrebbe chiesto l'autografo all'attaccante norvegese solo per raccogliere fondi per una comunità di bambini autistici in cui svolge il ruolo di volontario da cinque anni. "Gli autografi a giocatori famosi hanno consentito in questi anni di raccogliere molti fondi per la nostra associazione". È stata questa la spiegazione del presidente della Comunità SOS Autism Bihor. Da specificare però come la mail di Rosetti sia stata inviata il giorno dopo la partita e prima che questo ragionamento fosse reso pubblico. L'ex arbitro italiano ha esortato i funzionari comunque a evitare che giocatori e allenatori parlino di decisioni ribadendo il concetto del rispetto dei ruoli.