La furia di Mourinho si abbatte sui suoi: strattoni e maniere forti in panchina, è incontenibile
Momento magico per il Fenerbahce di José Mourinho alla 4a vittoria di fila tra campionato e Europa League. Non può permettersi di sbagliare l'allenatore portoghese per non correre il rischio di perdere terreno dal Galatasaray, primo in classifica con 3 punti di vantaggio. La pressione, anche da parte della stampa (di cui si è lamentato il diretto interessato) ha giocato un brutto scherzo a Mou protagonista di due plateali reazioni nei confronti dei due dei suoi.
Mourinho scatenato contro i suoi in Fenerbahce e Gaziantep
La prima scena un po' particolare, in occasione del 3-1 rifilato al Gaziantep, si è verificata dopo uno dei gol segnati. L'allenatore si è avvicinato al capannello di giocatori che stavano festeggiando per richiamare all'ordine il vice allenatore Zeki Murat Göle. Quest'ultimo si stava preoccupando delle condizioni di uno dei protagonisti del match, ma avrebbe dovuto fare altro. Infatti Mourinho si è scagliato contro di lui e l'ha trascinato via prendendolo addirittura per il cappuccio della felpa. Sorpreso il collaboratore dello Special che è stato costretto a ripiegare in panchina per quella che è sembrata una discussione tattica.
Ma le reazioni inconsulte di Mourinho non sono finite lì. Dopo la rete del 2-1 arrivata a poco meno di un quarto d'ora dal termine, l'allenatore del Fenerbahce, come spesso accade, non si è lasciato andare a particolari esultanze. Più preoccupato alla gestione del risultato, l'esperto mister ex di Inter e Roma, aveva già optato per un cambio: sarebbe dovuto entrare l'attaccante Cenk Tosun, ma alla luce della rete ha deciso di inserire un altro difensore ovvero Mert Müldür.
Quest'ultimo però sembrava troppo impegnato a festeggiare il gol con i suoi compagni, senza pensare alla decisione del suo mister. Mourinho ha deciso di fare tutto da solo: scatto repentino verso Müldür, anche lui trascinato via. Questa volta il giocatore è stato preso dalla casacca, con l'allenatore che gli ha fatto capire di doversela togliere in fretta per entrare in campo. Insomma quella di Mourinho è stata una partita nella partita, contro i suoi.