La furia di Inzaghi contro Martegani, perde tempo al momento del cambio per futili motivi
Una reazione stizzita, ai limiti dell'esplosione di rabbia, per futili motivi. Pippo Inzaghi perde la pazienza con l'argentino Martegani nei minuti finali della sfida tra la sua Salernitana e la Juventus.
Mancano una manciata di minuti al 90° e c'è ancora il recupero da giocare, il risultato è sull'1-1 e in bilico, i granata sono in dieci per l'espulsione di Maggiore e la squadra di Allegri alza il ritmo per l'assalto finale. La tensione si taglia a fette, è il momento cruciale della partita che i campani si vedono sfuggire di mano dopo essere stati a lungo il vantaggio.
È in questo frangente che il tecnico medita la sostituzione: fuori Sambia, dentro il centrocampista perché alimenti la resistenza nei confronti di un avversario ormai dominante. Qualcosa, però, va storto.
Nell'attesa che il compagno di squadra abbandoni il rettangolo verde dell'Arechi, Martegani resta fermo sulla linea laterale. Non può ancora subentrare e quei secondi preziosi che trascorrono sembrano un'eternità, una perdita di tempo inaccettabile per l'allenatore della Salernitana.
E quando Inzaghi scopre qual è la causa di quel tentennamento va su tutte le furie. Il quarto uomo ha notato che Martegani indossa una catenina e un braccialetto, per regolamento deve toglierli prima di fare il suo ingresso. Allo stesso modo, poiché ha messo dei guanti per ripararsi dal freddo, gli è stato chiesto di sfilarli: l'ufficiale di gara ha voluto controllare se aveva anelli. Tutto questo tramestio fa sì che il cronometro vada avanti e l'allenatore perda le staffe.
Il gesto dell'ex attaccante del Milan e della Nazionale non passa inosservato: lo si vede avvicinarsi al calciatore e al quarto uomo, dà l'impressione di chiedere "cosa c'è che non va?" e quando comprende qual è la difficoltà reagisce male. Le telecamere registrano tutto: Inzaghi urla qualcosa, prende le mani del calciatore e gli strappa via i guanti, lanciandoli per terra. Lo fa con impeto, imprecando, visibilmente contrariato per quell'atteggiamento ingenuo da parte del suo giocatore.
Nemmeno il tempo di sbollire il nervosismo che Vlahovic, su incursione e cross di Danilo, gira in porta di testa la rete del sorpasso-vantaggio (1-2). Una beffa atroce per la Salernitana e per il suo tecnico che aveva toccato con mano l'opportunità di fare un risultato pesante (anche) in chiave salvezza.