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La frecciata di Demiral alla Juve: “Allenamenti intensi come all’Atalanta non li avevo mai fatti”

Dopo un inizio non brillante, ora Merih Demiral è diventato uno dei punti di riferimento dell’Atalanta di Gasperini: pochi mesi dopo il suo arrivo a Bergamo il difensore turco ha elogiato la Dea e il suo tecnico.
A cura di Vito Lamorte
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Merih Demiral sta vivendo un grande momento, così come l'Atalanta. Il difensore turco dopo un impatto non proprio entusiasmante con la Dea è diventato uno dei punti riferimento della squadra di Gian Piero Gasperini, che adesso culla sogni Scudetto. Gli orobici sono a -3 dall'Inter capolista e sperano di poter guadagnare altre posizioni visto che questo turno metterà di fronte Milan e Napoli, due concorrenti per la vetta e per la Champions.

Nella trasferta al Maradona ha segnato un gol importantissimo ("Ha ragione Gasperini quando dice che all’Atalanta i difensori sono pure attaccanti e viceversa") ma è la sua leadership ad essere sempre più evidente: "All’inizio è stata dura. Devi entrare nei meccanismi, cambiare mentalità, guardare sempre in avanti e prepararti a correre all’indietro. E soprattutto abituarti agli allenamenti intensi di Gasperini. Senza quelli fai fatica con questo gioco. Però credo sia il più adatto alle mie caratteristiche: mi piace cercare l’anticipo sull’attaccante, sfidarlo in continui duelli. E la parte divertente è che puoi sganciarti anche in avanti".

Sono 18 le presenze stagionali tra Serie A (12) e Champions League (6) con i bergamaschi ma nel corso dell'intervista a La Gazzetta dello Sport Demiral ha sottolineato una differenza importante tra il suo attuale club e la Juventus: "Sono due squadre differenti, sia sul piano tattico che di preparazione: allenamenti intensi come qui a Zingonia non li avevo mai fatti prima. Ma se parliamo di qualità, siamo su livelli simili"

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Sulle possibilità di Scudetto della Dea non si esprime ma ha parole d'elogio per quello che sta facendo con la sua squadra: “Siamo una bella squadra, con calciatori adatti per caratteristiche al calcio che vuole il mister. Non so se stiamo facendo qualcosa di speciale, ma ciò che si prova a giocare in quest’Atalanta è che tutto è possibile. Lo Scudetto? finché non sono primo in classifica non ne parlo”.

Il difensore turco ha svelato che il motivo per cui ha scelto di giocare per l'Atalanta e di non accettare le offerte arrivate dall'estero è stata la corte di Gasperini: "Avevo diverse offerte e sì, potevo anche andare all’estero. Prima di accettare l’offerta nerazzurra, ho parlato con lui e ho capito che per me poteva essere una grande opportunità. Ammetto che all’inizio è stata dura. Devi entrare nei meccanismi, cambiare mentalità, guardare sempre in avanti e prepararti a correre all’indietro”.

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