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La Francia batte il Belgio solo su autorete: ai quarti di Euro 2024 sfida il Portogallo

La selezione transalpina vince (1-0) grazie a una sfortunata deviazione di Vertonghen su un tiraccio di Kolo Muani. Ottavi di finale superati senza aver mai segnato su azione, gironi compresi.
A cura di Maurizio De Santis
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La Francia batte il Belgio (1-0), nei quarti di Euro 2024 di finale sfiderà il Portogallo che ha superato la Slovenia ai rigori. Ironia della sorte, il successo s'è materializzato solo su autorete, per la deviazione sfortunata di Vertonghen su tiro di Kolo Muani all'85°. Le è andata bene ancora una volta alla luce del cammino avuto finora, non avendo mai segnato su azione: nel girone ha battuto l'Austria per 1-0 (autogol di Wober), poi ha pareggiato per 0-0 contro l’Olanda e 1-1 con la Polonia già eliminata (rigore con Mbappé); negli ottavi 1-0 al Belgio agli ottavi su autogol a 5′ dalla fine.

Il boato di fede transalpina ha squarciato quell'aura di timore e di beffa che pure s'era fatta largo. Il risultato è arrivato al termine di un match sofferto, caratterizzato dal predominio territoriale dei transalpini che a una percentuale quasi bulgara del possesso palla hanno accompagnato anche un numero di conclusioni da tiro al bersaglio. C'è un dato su tutti che testimonia questa tendenza, in particolare nella prima frazione: ovvero, appena 1 tentativo da parte dei diavoli rossi verso la porta di Maignan e nessuno nello specchio. Poco davvero rispetto ai ritmi alti che Les Bleus hanno provato a tenere. E la parte restante dell'incontro è scivolata con quel copione.

Cosa è mancato alla selezione di Deschamps? Buttarla dentro, come si dice in gergo, per mettere la parola fine in anticipo al cospetto di un avversario molto ‘attento', mai veramente pericoloso e che soprattutto nell'ultimo quarto d'ora della prima frazione, quando i francesi sono saliti di giri. Thuram, di testa, l'ha spedita fuori di poco su cross teso di Koundé. Mbappé s'è messo le mani nei capelli: protagonista di un'azione devastante, ha servito a Tchouameni una palla sulla quale c'era scritto ‘basta spingere' ma da buona posizione l'ha mandata alle stelle. E quando la mira è quella buona, si mette di traverso pure la buona sorte: poco il centrocampista s'era visto deviare da Casteels una conclusione sporcata da Faes che lo aveva fatto gridare al (quasi) gol.

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Gol sbagliato, gol subito. Il vecchio adagio del calcio ha rischiato di calare inesorabile contro la Francia nella ripresa. In un paio di occasioni un brivido gelato ha scosso la schiena dei francesi. De Bruyne sale in cattedra e ricama la palla che arriva a Lukaku, il diagonale sinistro impegna duramente Maignan. Altro pericolo, sempre su passaggio perfetto del calciatore del Manchester City: vede uno spazio inventa una traiettoria che innesca Carrasco: Theo Hernandez in scivolata lo ferma con un intervento pulito. Sarà ancora De Bruyne a mettere lo zampino nell'azione successiva: bordata da fuori che il portiere milanista devia come può. Il tempo di registrare un altro tentativo andato a vuoto per la Francia da parte di Saliba che, all'ennesimo assalto dei suoi, Deschamps può finalmente esultare: Kolo Muani sblocca la gara e scaccia via i cattivi pensieri.

Autogol provvidenziale. Alla fine la Francia riesce anche a inquadrare la porta, ma solo grazie alla buona sorte che ne premia il coraggio e la determinazione: su azione prolungata, l'ultimo passaggio decisivo è per Kolo Muani che in area calcia malissimo ma la dea bendata fa sì che quel tiraccio sia deviato da Vertonghen. Casteels spiazzato. Ora testa ai quarti.

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