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La foto malinconica di Dybala contro la Juventus: guarda quell’attimo di eterno che non c’è

Quell’immagine è la descrizione di un attimo: l’ex è nel cerchio di centrocampo, ha le mani intorno ai fianchi, la postura tradisce l’emozione del momento, volta la testa verso il capannello di avversari e indugia per qualche attimo.
A cura di Maurizio De Santis
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L'immagine di Paulo Dybala che guarda il gruppo di calciatori della Juventus messi in cerchio, a festeggiare la rete del vantaggio (e decisiva) segnata da Rabiot, è un'istantanea molto forte della partita che la Roma ha giocato sabato sera allo Stadium. La Joya è lì, ha dinanzi a sé quell'attimo di eterno che non c'è (più), a chiedersi se c'è stato per davvero: il futuro lo aveva immaginato ancora in quell'impianto; la sorte e le vie infinite dei contratti, delle esigenze di mercato e di bilancio lo hanno messo su un'altra strada.

Quella foto è la descrizione di un attimo: l'ex è nel cerchio di centrocampo, ha le mani intorno ai fianchi, la postura tradisce l'emozione del momento, volta la testa verso il capannello di avversari e indugia per qualche attimo. Per molti – in particolare per i tifosi juventini – è la testimonianza di quale sia (ancora) lo stato d'animo della Joya che ha lasciato un pezzo di sé a Torino. Ha addosso la maglia della ‘magica' per la quale dà tutto da professionista assoluto (e si è visto anche ieri sera, quando ha provato a ispirare le azioni dei giallorossi) ma nel cuore ha ancora la ‘vecchia signora' e i ricordi di quegli anni in bianconero.

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Quasi gli prende un po' di nostalgia canaglia, quando là in mezzo c'era anche lui. Non fosse stato per colpa di quel pasticciaccio brutto del rinnovo mescolatosi con una situazione difficile per la società – in quel periodo gravata dalle vicende dell'inchiesta sulle plusvalenze, sulle manovre stipendi e sui bilanci del biennio Covid – magari sarebbe ancora lì. Per il 21 giallorosso (lo stesso numero che aveva prima di sbarcare nella Capitale) tornare in quello stadio non è (e forse non sarà mai) la stessa cosa.

I riflettori erano tutti puntati sull'argentino che, a causa di un problema muscolare (l'ennesimo, che ne ha scandito la carriera), ha rischiato di saltare la trasferta alla quale teneva più di tutte, sia per l'importanza della sfida sia per il carico emotivo che portava con sé. L'accoglienza ricevuta, salvo fischi sparuti di qualche irriducibile intransigente che non gli ha perdonato il lancio della maglia ai tifosi romanisti a fine partita (perché non avrebbe dovuto farlo?), è stata quella che si riserva a un vecchio amico.

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Quando il bus della Roma è arrivato allo stadio è stato sì sommerso di fischi ma molti dei sostenitori della Juve hanno gridato a Dybala una frase emblematico: "Paulo, Scendi!". E allo stadio tra qualche coro e altrettanti striscioni ha ricevuto ancora un po' di quell'affetto. Ché fa bene e fa male andar via di schiena.

@ghita.98

“Non ci fanno ritornare lì, a quei momenti lì…”🤐 #juveroma #juventus #finoallafine #juve #forzajuventus #tilltheend #dybala #forzajuve

♬ destri – ♡

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