La foto dei calciatori del Genoa durante la partita che fa infuriare i tifosi
Più che il Monday Night per il Genoa e i suoi tifosi si è trattato di un Black Monday: la sconfitta interna con il Parma (2-1 con doppietta di Gervinho) ha riportato il Grifone nella bufera di gioco, risultati e atteggiamento, in un inizio di stagione più che problematico. Tanto che adesso, attorno alla Lanterna rossoblù aleggia anche l'esonero per Maran da parte di un Preziosi avvezzo a tagliare le teste dei propri allenatori.
Ma non c'è solamente il tecnico nel mirino delle critiche perché un fermo immagine divulgato online di alcuni giocatori non impegnati in campo, intenti a guardare i propri cellulari più che a sostenere i compagni nei minuti finali alla ricerca del pareggio.
Si tratta di Claudiu Micovschi, Darian Males e Joel Asoro immortalati mentre in tribuna sono intenti al cellulare completamente disinteressati alla sfida in corso, che vedeva – in campo – i giocatori di Maran lottare per il possibile 2-2. Ovviamente si tratta di scelte di rincalzo nella rosa di Maran ma è l'atteggiamento che ha fatto letteralmente imbestialire i tifosi liguri, scatenatisi sui social network. I seguaci del Grifone si sono sfogati insultando i tre calciatori, a conferma che ad essere il primo problema di questo Genoa sia il poco rispetto per la maglia e la dedizione alla causa. Viziati, ricchi, irrispettosi. Così è scoppiata la bufera.
Una polveriera autentica che si aggiunge alle già non poche difficoltà che i rossoblù stanno attraversando a cavallo tra la passata e l'attuale stagione, in cui non si è mai riusciti a dare continuità ai risultati. Lo scorso campionato, la salvezza è arrivata in extremis, quest'anno i presupposti non appaiono differenti: 5 punti in 9 partite, solo 8 gol fatti ben 18 subiti, penultimo posto in campionato. Quattro sconfitte consecutive e una sola vittoria, contro il Crotone.
L'unico acuto positivo, il successo in Coppa Italia contro la Sampdoria, 3-1 il 26 novembre, che sembrava aver ridato entusiasmo ad un ambiente in cui, invece, non sembra esserci convinzione.