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Le ultime news sull'arresto di Dani Alves

La forte dichiarazione di Dani Alves nell’ultima udienza prima del processo per stupro: nega tutto

Il brasiliano ha ascoltato oggi i reati che gli sono stati contestati dal giudice per il caso di violenza sessuale in cui è coinvolto. Il calciatore, in carcere provvisorio dallo scorso gennaio, si è limitato a ripetere che l’accusa “non è conforme alla realtà di quanto accaduto”.
A cura di Maurizio De Santis
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Dani Alves dovrà difendersi a processo dall'accusa di stupro.
Dani Alves dovrà difendersi a processo dall'accusa di stupro.
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La dichiarazione resa da Dani Alves è stata forte, decisa. Ma non gli è servita, né gli servirà per arginare le obiezioni gravissime che gli sono state enunciate e ribadite dopo la chiusura delle indagini sul caso: dovrà difendersi dall'imputazione di stupro per la quale rischia una condanna fino 10-12 anni di carcere. Il calciatore è comparso oggi dinanzi al giudice del tribunale istruttorio numero 15 di Barcellona: è in cella dal 20 gennaio scorso dopo la denuncia della donna 23enne che lo aveva accusato di violenza sessuale e abusi subiti in una nota discoteca della metropoli catalana.

Un quarto d'ora, tanto è durata l'udienza. Il difensore brasiliano ha ascoltato in silenzio poi, attraverso il suo avvocato, Cristóbal Martell, ha respinto la testimonianza resa dalla giovane e negato tutto spiegando come la storia raccontata "non è conforme alla realtà di quanto accaduto". La tesi difensiva è chiara: partendo dall'affermazione che si è trattato di rapporto consenziente, il legale proverà a smontare pezzo per pezzo il castello accusatorio. E per accelerare il processo ha evitato di fare opposizione rispetto a quanto emerso nella convocazione odierna.

Cosa accadrà adesso? Il caso passa nelle mani della Procura della Repubblica e dell'accusa privata che potranno formulare le rispettive richieste di condanna. Successivamente il Tribunale di Barcellona stabilirà un giorno per la celebrazione del processo che dovrebbe essere celebrato tra la fine di quest'anno e l'inizio del 2024. In attesa di sapere se si arriverà o meno a una sentenza di colpevolezza, Alves dovrà versare una cauzione di 150 mila euro a titolo di anticipo sull'importo complessivo da versare alla donna per il risarcimento quantificato.

Quella dei Pumas è l'ultima maglia indossata dal difensore brasiliano.
Quella dei Pumas è l'ultima maglia indossata dal difensore brasiliano.

Le incongruenze nelle versioni del giocatore hanno dato forza alla narrazione della parte lesa. I riscontri forensi e l'altro materiale probatorio raccolto hanno spinto gli inquirenti e il giudice a portare avanti il caso. Dani Alves ha inizialmente negato di conoscere la donna e che ci fosse stato un approccio sessuale. I test biologici hanno confutato questa affermazione. Così come, attraverso l'ausilio delle telecamere, è caduta anche l'ipotesi di rapporto consenziente paventata dal brasiliano.

La detenzione preventiva. L'ex Barça è in carcere già da 6 mesi e vi resterà perché il Tribunale in questi mesi ha respinto le istanze di rilascio presentate dai suoi avvocati sostenendo che l'imputato è ben inserito in Spagna (i suoi figli sono registrati in Catalogna) e c'è il rischio di fuga.

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