La formazione dell’Italia contro l’Inghilterra è un rebus: Mancini valuta un modulo inedito
La Nazionale torna in campo nel doppio impegno di Nations League contro Inghilterra (domani, 23 settembre) e Ungheria (lunedì 26 settembre). Lo fa a un mese circa dai Mondiali in Qatar di cui sarà solo spettatrice: "Sappiamo che saranno mesi di sofferenza, l'importante sarà scendere in campo con buono spirito", le parole di Mancini spiegano bene qual è lo stato d'animo. Lo fa nella speranza di conquistare qualche risultato di prestigio e dare un senso ai prossimi mesi così da non sentirsi solo uno sparring partner delle selezioni che saranno impegnate in Coppa.
Riscattare la scoppola umiliante presa in Germania. Vincere a San Siro che è divenuto un tabù: l'Italia non esce dal Meazza con le braccia alzate dal 2012, in occasione del 3-1 sulla Danimarca nelle qualificazioni ai Mondiali 2014. Conquistare punti importanti per la classifica del girone sia per evitare una retrocessione nella Lega inferiore che sarebbe rovinosa (in termini d'immagine e ai fini del sorteggio di Euro 2024) sia per restare in corsa qualificazione alla Final Four.
Le motivazioni non mancano di certo, a cominciare dal prestigio dell'avversario che un anno fa ingoiò il boccone amaro della sconfitta a Wembley nella finalissima degli Europei. A mancare in azzurro saranno un bel po' di calciatori: oltre a Chiesa e a Berardi (alle prese con un lungo periodo di riabilitazione da infortuni seri), sono rimasti fuori dalla lista dei convocati per problemi di varia natura anche Spinazzola, Verratti, Insigne, Politano, Tonali e Pellegrini.
Quale Italia si vedrà in campo? Tra le ipotesi alla vigilia c'è anche quella del possibile cambio di modulo. È più una tentazione, alla luce delle defezioni forzate, rispetto alla volontà del commissario tecnico che sembra voler confermare il modulo (4-3-3) che ha cucito addosso alla squadra.
"La nostra Nazionale ha una identità che è quella che ci ha portato a far bene per tanto tempo – le parole del commissario tecnico, Mancini, in conferenza stampa -. Non penso che un modulo ci porti a vincere. I sistemi si conoscono tutti… dipende dai giocatori che si hanno a disposizione, ci ritroviamo a essere ancora in ballo. In questo momento si può anche cambiare, ma stiamo valutando fino alla fine".
Se qualcosa cambierà, passando al 3-5-2 ventilato nelle ultime ore, sarà per spirito di adattamento e necessità rispetto alla difesa a quattro e a un attacco composto da una punta e da due esterni a sostegno. Anche se in chiusura di conferenza è stato lo stesso ct a chiarire che sarà confermato lo schieramento a quattro nel pacchetto arretrato.
Le probabili formazioni di Italia-Inghilterra
In difesa Bastoni e Acerbi contendono una maglia da titolare accanto a Bonucci. Pobega è favorito per prendere il posto di Tonali. In avanti ballottaggio tra Gabbiadini e Raspadori per completare il tridente che, nel caso del 4-3-3 vedrà anche Grifo affiancare Immobile. Nell'ipotesi del 3-5-2 sarà l'attaccante del Napoli ad agire al fianco del bomber della Laio.
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Bastoni, Emerson; Barella, Jorginho, Pobega; Gabbiadini, Immobile, Grifo.
ITALIA (3-5-2): Donnarumma; Toloi, Bonucci, Bastoni; Di Lorenzo, Barella, Jorginho, Pobega, Emerson; Immobile, Raspadori. Ct: Roberto Mancini
INGHILTERRA (4-2-3-1): Ramsdale; James, Tomori, Maguire, Trippier; Ward-Prowse, Rice; Sterling, Mount, Grealish; Kane. Ct: Gareth Southgate
ARBITRO: Jesus Gil Manzano (Spagna)