La Fiorentina sta con Koulibaly: “Ma non c’è stata la stessa attenzione in Atalanta-Fiorentina”
Dopo il caso degli insulti razzisti rivolti a Koulibaly al termine della partita tra Fiorentina e Napoli, il club viola ha espresso la sua "più ferma e dura condanna". Come si apprende dal comunicato ufficiale, già nel post gara il direttore generale Barone si era scusato a nome della società con i partenopei e in particolare con i calciatori presi di mira. Si trattava dei tre giocatori di colore, ossia Anguissa, Osimhen e Koulibaly, vittime di cori discriminatori Nona cui soprattutto il difensore ha deciso di reagire con un post condiviso sui social network. La Procura federale ha aperto un'indagine e anche la Fiorentina ha preso una posizione:
Il Club viola ha già messo a disposizione della questura tutte le immagini video e tutti gli strumenti in proprio possesso perché vengano individuati i colpevoli di questi inqualificabili cori. Una volta identificati dalle Istituzioni preposte i colpevoli di questo grave gesto, sarà cura della stessa Fiorentina proibire loro l’accesso allo stadio, auspicandosi medesimo impegno da parte di tutte le Società, così come l’applicazione delle regole che devono essere sempre uguali per tutti.
Nel comunicato non mancano però parole polemiche sulla disparità di trattamento rispetto ad un caso simile avvenuto nei confronti di Vlahovic in occasione della trasferta di Bergamo: "Siamo rimasti sorpresi, infatti, che in situazioni come Atalanta Fiorentina non ci sia stata la medesima tempestività e attenzione su quanto di altrettanto vergognoso stava accadendo nei confronti di un giocatore viola".
In ogni caso, "Il Presidente Commisso e tutta ACF Fiorentina lottano e si impegnano da tempo sul fronte della lotta al razzismo e ad ogni forma di discriminazione e non possono che accogliere con amarezza episodi in cui l’ignoranza e la stupidità di qualcuno mettono in imbarazzo e discussione non solo la serietà della Società gigliata, ma anche di tutta Firenze, una città che nella multiculturalità e nell’integrazione ha alcune delle sue basi più solide".
Non è la prima volta che il difensore del Napoli sia bersaglio di episodi razzisti. Gli ululati a San Siro, durante la sfida contro l'Inter nel dicembre 2018, lo innervosirono al punto che le sue proteste nei confronti del direttore di gara gli costarono un'espulsione. Stavolta Koulibaly ha ingaggiato un confronto a distanza con alcuni tifosi viola, che lo stavano insultando mentre lasciava il terreno di gioco. Anche il Milan, recentemente, si era mossa per condannare episodi di razzismo, presentando un esposto alla Procura della Figc in seguito ai cori che i tifosi della Lazio avevano rivolto a Bakayoko.