La Fiorentina presenta il centro sportivo: dieci campi da calcio e una chiesa
La Fiorentina ha presentato questa mattina il rendering del nuovo Centro Sportivo viola che sorgerà a Bagno a Ripoli. Alla conferenza stampa erano presenti il presidente del club toscano Rocco Commisso, il sindaco Casini e l’architetto Casamonti e oltre a svelare il nome provvisorio dell'impianto, "Viola Park ACF Fiorentina", sono stati mostrate tutte le tavole del nuovo imponente centro tecnico nei minimi dettagli. Dieci campi da calcio, piscine, tante strutture accessorie e una chiesa fanno parte del progetto appena svelato. Nel comprensorio ci sarà anche la nuova sede della società. Dalla sala consiliare ‘Falcone e Borsellino’ del Comune di Bagno a Ripoli Comisso ha parlato delle cifre che ruotano intorno all'investimento: "Ancora non so quella che sarà la spesa totale, ma credo che supererà i 70 milioni di euro. Sarà il centro sportivo più grande d’Italia. Prima squadra, squadre femminile, giovanili ecc. si alleneranno per la prima volta nello stesso complesso, dove potranno anche vivere grazie alle varie foresterie".
In merito alle tempistiche dei lavori il patron del club viola ha dichiarato: “I lavori spero che inizieranno il 2 gennaio 2021. Prima non credo perché qui amate fare le vacanze e a Natale si fanno le vacanze. Io invece di vacanze non me ne prendo, e ci sarò per la partenza dei lavori. La speranza è finire i lavori già entro Natale 2021. È un challenge importante, perché tecnicamente dovrebbero volerci 18 mesi. Ma proveremo a fare più veloce”.
Pare che tra le immagini scelte per il rendering fosse presente una che vedeva protagonista Federico Chiesa che si allenava nella ‘nuova' palestra, dimostrando quanto il presidente viola tenesse all’ormai ex calciatore viola e avesse intenzione di tenerlo, ma sono state prontamente sostituite. Infine a chi gli chiede se la Fiorentina è pronta per tornare a vincere il numero uno viola ha risposto così: "Quando è stato vinto l'ultimo scudetto della Fiorentina? Nel 1969. Per 50 anni si è aspettato, ora perché non volete darmi due, tre o cinque anni di tempo? Abbiamo 19 nuovi giocatori, abbiamo ricostruito la squadra e come ho sempre fatto in vita mia, farò anche qui. Il presidente sono io e faccio le cose come si devono fare. Serve tempo, quello che hanno avuto Lazio e Napoli per diventare quelle che sono oggi".