La Fiorentina attende il sì di Thiago Silva dopo la finale di Champions
Quattro milioni netti a stagione (e bonus) per due anni. È l'offerta che la Fiorentina ha fatto a Thiago Silva. L'ha ricevuta. ci sta pensando e darà una risposta chiara dopo la finale di Champions League contro il Bayern Monaco. Il difensore brasiliano ha un'ultima missione da compiere: provare a vincere la finale con il Paris Saint-Germain, alzare la Coppa più bella e ambita per un club sotto il cielo di Lisbona, salutare da vincitore e intraprendere una nuova avventura. A 36 anni farà di nuovo i bagagli e si trasferirà altrove.
Nella valigia dell'attore metterà le solite cose, lo stretto necessario che lo ha accompagnato finora in carriera: esperienza, senso della posizione, nuovi stimoli e la certezza che la carta d'identità conta fino a un certo punto se il fisico è integro e la voglia matta di giocare è sempre la stessa. Dove andrà? In Italia, con ogni probabilità. Questa volta un po' più a sud di Milano. Indosserà la maglia della Viola che ha colto l'occasione al volo e, dopo aver portato Franck Ribery al Franchi, adesso si prepara ad accogliere il centrale sudamericano. Secondo il Corriere dello Sport, i contatti tra le parti sono iniziati da tempo: prendere a costo zero un calciatore di quel livello è occasione da non lasciarsi sfuggire, soprattutto se hai ambizioni importanti come il ritorno in Europa e un campionato che non sia di secondo piano.
Sogno o son desto? Non c'è bisogno di un pizzicotto sulla guancia, la verità di fondo c'è. Thiago Silva può realmente essere il prossimo centrale dei toscani. Indiscrezioni raccontano che abbia già iniziato a cercare la sistemazione migliore per il suo soggiorno a Firenze ma servirà attendere ancora un po'. Almeno fino a domenica sera, quando calerà il sipario su una stagione lunga e anomala per via della pandemia da coronavirus.
A Firenze sono convinti che la fumata bianca arriverà e il sogno di una notte di mezza estate diventerà reale quando dalle gradinate dello stadio si vedrà spuntare la sagoma del brasiliano che conserva intatto lo spirito del ragazzino e l'autorevolezza del veterano.