Joao Pedro oggi a 32 anni: da salvatore della nazionale italiana a esubero in cerca di lavoro
Sembra passato un secolo ed invece era appena due anni fa: Joao Pedro era stato voluto in Nazionale da Roberto Mancini come salvatore di una patria calcistica che già all'epoca mostrava in attacco segnali di quella pochezza che poi sarebbe diventato il niente attuale, esposto in maniera impietosa negli ultimi Europei. A 30 anni il brasiliano di Ipatinga – che aveva vissuto e giocato in Brasile fino al 2010, quando era arrivato in Italia acquistato dal Palermo – aveva la possibilità di esordire in una nazionale maggiore. Ma non quella verdeoro, la cui maglia aveva vestito solo a livello di Under 17, disputando nel 2009 il Sudamericano di categoria. Quel 25 marzo 2022 non andò benissimo per lui e per l'Italia, eliminata dai Mondiali per mano della Macedonia del Nord nel primo turno dei playoff, e da lì la carriera di Joao Pedro è andata a picco, fino all'attuale situazione di esubero del Fenerbahce di Mourinho, che gli ha detto di trovarsi una nuova squadra.
Joao Pedro salvatore della sua nuova patria nel 2022: Mancini lo convocò con l'Italia
Era l'inizio del 2022 quando Joao Pedro, affermatosi in Serie A nel Cagliari a suon di gol e ottime prestazioni fino a diventarne capitano, ebbe il via libera dalla FIFA per rappresentare l'Italia a livello di nazionale, avendo ottenuto la cittadinanza italiana nel 2017 in seguito al matrimonio con la siciliana Alessandra, che gli ha dato due figli. Una scelta che peraltro in passato l'attaccante era sembrato escludere con dichiarazioni abbastanza nette: "Preferisco non andare mai più in nazionale, cosa che può succedere, piuttosto che andare nella nazionale italiana, non importa che io abbia la cittadinanza. Lo paragono ad andare in guerra: se devo andare, vado per il Brasile perché sono brasiliano e muoio per il mio Paese".
Parole smentite poi dai fatti: Joao Pedro accettò la corte serrata di Roberto Mancini e fu convocato per la prima volta proprio per lo spareggio di Palermo contro la Macedonia del Nord: entrato al posto di Berardi soltanto all'ultimo minuto del match, fece appena a tempo a vedere il gol di Trajkovski al secondo minuto di recupero che ci tenne a casa per la seconda volta di fila dopo il 2018. Una settimana dopo, Joao Pedro restò tutto il tempo in panchina nell'inutile match che gli azzurri giocarono e vinsero a Konya contro la Turchia, e lì si chiuse la sua esperienza con l'Italia.
L'addio all'Italia, i fallimenti con Feberbahce e Gremio: Mourinho ora non lo vuole
Nell'estate del 2022 Joao Pedro si trasferì dal Cagliari al Fenerbahce, che tuttavia dopo una stagione con soli 4 gol lo diede in prestito al Gremio. Il ritorno in patria non è riuscito a rivitalizzare l'attaccante (3 reti in 45 presenze) e dunque adesso è tornato alla base, ma il club turco non sa che farsene: su input del nuovo tecnico José Mourinho, a Joao Pedro è stato dato il benservito.
C'è da transare un contratto che prevede ancora un anno da 2.5 milioni netti fino a giugno 2025, poi il calciatore sarà libero di trovare lavoro altrove, anche se l'appeal non ovviamente non è più quello dei giorni migliori. Per lui potrebbe esserci un ritorno in Italia, ma non in Serie A: ci ha fatto il pensiero la Salernitana, che aspetta alla finestra la risoluzione del contratto col Fenerbahce.