La Finalissima dell’Italia diventa una disfatta: l’Argentina domina, ci travolge e trionfa
Dalla notte da sogno della vittoria ai rigori contro l'Inghilterra, alla notte di incubo contro l'Argentina. Quella vista a Wembley di scena nella Finalissima è stata un'Italia molto diversa rispetto a quella che nella scorsa estate si laureò campione d'Europa. Troppo evidente il divario tecnico tra la Nazionale e l'Albiceleste, capace d'imporsi con il perentorio risultato di 3-0 e metterci sotto per ampi tratti del match. Gli uomini di Mancini sono apparsi in grande difficoltà, e al netto del valore degli avversari, non sono riusciti quasi mai a rendersi pericolosi.
Roberto Mancini dunque ha tanto da lavorare. La sua Italia sicuramente è scesa in campo con grandi aspettative anche se ha poi dovuto fare i conti con l'elevato tasso tecnico di Messi e compagni, che sembrano assolutamente pronti per i prossimi Mondiali e di un'altra categoria rispetto ai nostri. Soprattutto dalla metà campo in su, gli argentini hanno quasi sempre fatto quello che hanno voluto con gli azzurri costretti dalla loro a rincorrere. Poco prima della mezz'ora ecco il gol del vantaggio segnato da Lautaro su assist perfetto di Messi. Un ulteriore motivo di fiducia per la squadra di Scaloni che ha deliziato il pubblico, quasi tutto di fede argentina.
Il gol del 2-0 arrivato poco prima dell'intervallo poi è stato la fotografia perfetta della serata dell'Italia. Atteggiamento difensivo horror degli azzurri, con Bonucci già ammonito e troppo morbido su Lautaro, Chiellini preso d'infilata da Di Maria, e Donnarumma inchiodato dopo un posizionamento rivedibile. Un raddoppio che ha tagliato definitivamente le gambe all'Italia e reso amaro l'addio di Chiellini, uscito all'intervallo.
Il resto poi è stato praticamente un monologo dell'Argentina che ha avuto anche diverse occasioni per impreziosire il bottino trovato poi nel finale con Paulo Dybala con un preciso tiro all'angolino. Di Maria e Messi, davvero scatenati, hanno impegnato a più riprese Donnarumma decisivo nell'evitare il tracollo. Poche le occasioni invece create dalla nostra rappresentativa, che ha rischiato anche di perdere la testa dopo che dagli spalti si sono sollevati degli umilianti olé ad accompagnare il fraseggio dell'Albiceleste. Una serata da dimenticare per l'Italia dunque in un 2022 finora davvero amaro. Sarà ancora più difficile ora togliersi di dosso le scorie della mancata qualificazione ai Mondiali.