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La finale playoff si decide al 90′ e parte la festa, ma l’arbitro ha sbagliato: va rigiocata

Episodio molto particolare in una finale playoff tra Atletico Acqui e Sale: il pallone tocca la traversa e poi finisce in rete su ribattuta dello stesso rigorista. Il ricorso degli ospiti viene accolto per via dell’errore tecnico e la partita si rigioca stasera: è stata trasgredita una chiara regola.
A cura di Enrico Scoccimarro
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"Chi troppo vuole nulla stringe". Il celebre detto calza a pennello per quello che è successo in Piemonte in Atletico Acqui-Sale, una finale playoff di Seconda Categoria per accedere alla Prima. L'episodio è curioso ma fa riflettere anche sul livello del calcio dilettantistico provinciale e regionale nel nostro Paese. Si tratta sostanzialmente di un un grande errore arbitrale, ma non dato dalla valutazione di un episodio, bensì da una lacuna profonda del regolamento.

Siamo esattamente al 120° minuto di gioco sullo 0-0 e l'Atletico Acqui è vicinissimo al passaggio alla categoria superiore, forte del vantaggio di avere a disposizione due risultati su tre per aver concluso il campionato in una posizione migliore rispetto agli avversari. Tuttavia, il regolamento della competizione prevede che le due squadre, in caso di parità nei 90 minuti, debbano comunque andare ai tempi supplementari: se però il pareggio persiste non si va ai rigori, ma viene appunto premiato il miglior piazzamento nella regular season.

Ma il destino sa essere beffardo e a quanto pare il karma spesso non perdona alcuni gesti. Proprio all'ultimo minuto di gioco infatti avviene il "patatrac": calcio di rigore per i padroni di casa, che rappresenta giusto l'occasione per mettere i titoli di coda al match e chiudere in bellezza l'intera stagione prima di cominciare a festeggiare. Probabilmente proprio influenzato da questo clima di festa, il rigorista che si appresta a battere pensa di strafare e calcia facendo il cucchiaio. Il pallone però tocca la traversa, cade sulla linea di porta e torna nella disponibilità dello stesso tiratore, che insacca di testa a porta vuota. L'arbitro indica il centrocampo e i calciatori di casa esultano, ma gli ospiti accerchiano il direttore di gara protestando e anche sugli spalti i loro sostenitori sono furiosi e increduli.

In effetti sull'episodio c'è proprio un cosiddetto "errore tecnico": la Regola 14 del giuoco del calcio dice infatti che, in occasione di un calcio di rigore, "il calciatore che ha eseguito il tiro non può toccare di nuovo il pallone prima che lo stesso sia stato toccato da un altro calciatore". In questo caso infatti il pallone tocca direttamente il legno senza essere intercettato dal portiere prima di essere toccato nuovamente di testa dallo stesso giocatore. In ogni caso, dopo il gol l'arbitro fischia tre volte e l'Atletico Acqui festeggia la promozione, ignaro del fatto che il Sale nel frattempo presenta un ricorso al giudice sportivo. Passano due giorni ed ecco che l’Atletico si risveglia con una brutta notizia: il ricorso del Sale è stato accolto e la partita si dovrà rigiocare proprio questa sera.

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La notizia appresa ha scatenato i risentimenti dello stesso protagonista che aveva realizzato la rete, il centravanti Patrick Viazzi: "Quando ho ribattuto la palla in rete non ho pensato a niente, solo alla gioia. È una situazione davvero strana, non potevamo aspettarci un simile stravolgimento. Ci sembra assurdo che per un errore arbitrale si debba ripetere una partita di 120 minuti, giocata sempre a ritmi altissimi. È come dare una seconda possibilità agli avversari per via di un errore di cui non abbiamo colpa". Il calciatore inoltre lamenta un'altra irregolarità: "Lo stesso calcio di rigore che ho battuto sarebbe stato da ripetere, perché un giocatore del Sale è entrato in area prima della battuta. Si è deciso di ripetere la partita per un errore dell’arbitro, sembrerebbe più logico allora far ripetere il calcio di rigore visto che c’è stata anche lì un’irregolarità".

Il rammarico è alto, ma lo spirito dell'Acqui non sembra essersi perso dopo il fulmine a ciel sereno: "Sarà pur sempre una partita di Seconda Categoria – prosegue l'attaccante – ma col Sale ci giochiamo la promozione, l’avevamo già festeggiata, per poi rimanere sbigottiti per questa decisione strana. Tuttavia, siamo ancora più carichi rispetto a prima dopo quello che è successo – concludevogliamo rifesteggiare, siamo pronti ad un’altra battaglia". La beffa rimane comunque clamorosa, visto che quel gol, segnato in maniera irregolare e del tutto superfluo, ora costerà almeno altri 90 minuti in cui, si sa, nel calcio tutto può succedere.

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