La finale perfetta di Kolo Muani rovinata dal suo unico errore: “Lo ricorderanno per l’eternità”
Doveva e poteva essere la sua finale e invece quella di Kolo Muani si è tramutata presto in una notte da incubo. È arrivato in Qatar solo il 16 novembre, a due giorni dall'inizio ufficiale del torneo a causa dell'infortunio di Nkunku che ha dovuto sostituire. A 24 anni sperava di poter vivere la sua serata da sogno e invece in un istante tutto è diventato buio. A nulla è servito segnare il rigore prima che Montiel mettesse poi a segno il tiro dagli undici metri che ha dato il via alla festa dell'Argentina. Già, perché poco dopo sui social il giocatore, insieme a Tchouameni e Coman, è stato riempito di insulti razzisti di ogni genere. Gli è bastato non essere abbastanza freddo davanti a Martinez nel pieno dei tempi supplementari per mettersi contro un intero Paese.
La sua azione, nata quasi per caso, che l'ha visto solo in area di rigore davanti al portiere argentino, è stato l'inizio di un dramma sportivo. Ha calciato male, facendosi ipnotizzare dal numero #23 dell'Argentina. In un video circolato sui social si vede praticamente tutta la panchina della Francia entrare in campo già sicura di andare a festeggiare con lui. Il mattino seguente alla finale è L'Equipe a spiegare il peso di quell'errore: "Muani non sembra aver capito subito la portata di questo stop – si legge dal quotidiano francese – Troppo ambizioso per cercare di concretizzare un'ultima possibilità. Ma è un'azione che sarà ricordata per l'eternità dalla parte francese".
L'Equipe fa subito capire quale fosse il sentimento comune in quel momento. Muani non è stato abbastanza freddo nonostante una partita praticamente perfetta: "Ricorderà questo colpo nel profondo di lui per diversi mesi, anche anni". A difenderlo ci pensa proprio la nazionale francese che con un tweet ha ricordato un dato statistico importante. "Entrato al 41′, Randal ha vinto 13 duelli in questa finale,4 più di qualsiasi altro giocatore. Questo è il miglior risultato in una finale di Coppa del Mondo da Gattuso nel 2006 che vinse 17 duelli".
Questo non basta però a respingere l'incredibile marea di insulti che si è beccato il giocatore in queste ore tanto da costringerlo a disattivare per un po' i suoi account. "Cosa avrà pensato questa sera il ragazzo non ancora ventenne che guardava da solo la finale dei Mondiali 2018, nel suo appartamento di Nantes?" scrive ancora L'Equipe che però sottolinea come Muani sia stato in grado di cambiare la partita nel secondo tempo e farsi conoscere per le sue incredibili qualità che in futuro serviranno sicuramente a questa Francia per provare nuovamente a centrare il titolo.