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La filosofia di Szczesny dietro il sì al Barcellona: “Essere felici nella vita non è abbastanza”

Szczesny ha spiegato perché ha deciso di dire sì al Barcellona dopo il ritiro. Il portiere ha sentito la necessità di una nuova sfida.
A cura di Marco Beltrami
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Chi l'avrebbe mai detto. Wojciech Szczesny si stava godendo il meritato riposo dopo la decisione di ritirarsi dal calcio giocato, ma poi è arrivato il Barcellona. Impossibile dire di no ai catalani, ed ecco allora il dietrofront. Il portiere polacco che sta lavorando duro per prendere il posto dell'infortunato ter Stegen ha parlato di quanto accaduto negli ultimi giorni. Szczesny ha una filosofia speciale: "Ero felice del mio ritiro, ma essere felice non è sufficiente nella vita. Quando senti la sfida…"

Szczesny si racconta dopo il sì al Barcellona

Nell'intervista a Sport.es, l'ex estremo difensore della Juventus non ha usato troppi giri di parole come suo costume: "Se un mese fa mi avessi detto che avrei giocato al Barça avrei riso senza sosta. Non potevo immaginare di dire "sì" a nessuna sfida in quel momento". Poi però il telefono è squillato, e tutto è cambiato: "Ma quando il telefono squilla e diventa realtà, quando ce l'hai li' e spetta solo a te, è la tua decisione… Puoi pensare, immaginare, un piano… ma è li'. E ti stai chiedendo, ‘Posso dire ‘no' al Barca?' E la risposta è che non si può dire ‘no'."

Il coraggio di Szczesny dopo l'addio al calcio

Quella di Szczesny è una sfida con sé stesso, e il polacco non è uno abituato a tirarsi indietro: "Se dici di no al Barcellona, non hai le ‘palle' o non sei abbastanza coraggioso per una sfida come questa. Penso di trovare ancora quella passione in me, e di essere ad un livello in cui posso dare il mio contributo. È per questo che ho accettato".

Perché Szczesny ha deciso di tornare a giocare con il Barcellona

Il classe 1990 ha ammesso di essere stato bene "in pensione", ma di aver sentito anche dentro di sé la necessità di una nuova sfida quando è arrivata la proposta: "Ero felice del mio ritiro, ma essere felice non è sufficiente nella vita. Questo è buono e confortevole, ma quando senti la sfida, ma quando ti senti come se vuoi spingerti a fare qualcosa di straordinario, qualcosa che la gente ricorderà, vince la motivazione".

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