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Arrestato Massimo Ferrero, ex patron della Samp

La figlia di Ferrero gridava vendetta: “Non vedo l’ora di sputargli in faccia, devono morire”

Nelle intercettazioni contenute nell’ordinanza emessa dalla Procura di Paola contro Massimo Ferrero ci sono anche stralci di telefonate della figlia Vanessa. Ce l’ha con il padre e si sfoga usando toni e parole molto forti: “Sta fuori di testa… c’ha l’Alzheimer… o un principio di schizofrenia e nella mente si è convinto che tutti i problemi che c’ha è colpa mia”.
A cura di Maurizio De Santis
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L'ex presidente della Samp, Massimo Ferrero, accusato di bancarotta fraudolenta dalla Procura di Paola
L'ex presidente della Samp, Massimo Ferrero, accusato di bancarotta fraudolenta dalla Procura di Paola
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"No va be'… a parte per il mutuo che me rode il culo a mille". Inizia così una delle intercettazioni contenute nell'ordinanza emessa dalla Procura di Paola che ha portato all'arresto di Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria, per bancarotta fraudolenta. A parlare al telefono con un'interlocutrice è la figlia dell'ex massimo dirigente. Vanessa Ferrero appare nervosa, risentita. Ce l'ha con il padre e si sfoga usando toni e parole e molto forti. Lei stessa è coinvolta nell'inchiesta: secondo gli inquirenti avrebbe sottratto 740 mila euro dalle casse della società per "procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto e recare pregiudizio ai creditori".

La questione del mutuo della casa che sta acquistando è centrale nella discussione e aiuta a ricostruire il mosaico intorno a "er viperetta" (il soprannome di Ferrero): è il 4 giugno 2021 quando – come si legge in uno stralcio del documento di misura cautelare del Gip – la donna "si lamenta del comportamento del padre e del fatto che, nonostante l’abbia messa nei guai non dimostra alcuna comprensione nei suoi confronti".

"Io sono io e voi non siete un cazzo". La battuta che recita Alberto Sordi nel film Il Marchese del Grillo viene utilizzata dal presidente come una sorta di ramanzina nei confronti della figlia. Come a dire: che lei gli deve molto, che è lui la persona alla quale danno credibilità. La donna fa riferimento a questo esempio per spiegare alla persona con la quale è al telefono a che punto è la pratica per il finanziamento per l'abitazione. "Fatto sta che mo' ho chiamato tutto il mondo… sempre che il mio advisor dia una spiegazione tecnica e logica… grazie poi all’esito positivo ieri della società (…) perché ovviamente è un cazzo nel culo legato alla società… poi me rompe il cazzo che mio padre ogni volta – ah… quando cresci… che te fai le cose da sola… perché ce so io… perché me danno credibilità a me… io… io… io sono io e voi non siete un cazzo. Ma li mortacci tua (…). Io sto così per i cazzi tua e me devi pure dì…capito?".

"Sputargli in faccia". Nella parte agli atti dedicata al colloquio Vanessa Ferrero descrive il padre, Massimo, come uno che "c’ha l’Alzheimer… o un principio di schizofrenia e nella mente si è convinto che tutti i problemi che c’ha è colpa mia… è un problema suo non io". E il sentimento di rabbia fa da sottofondo alle sue parole: lei ci ha messo le firme e si è esposta molto, rischia grosso ma l'atteggiamento del genitore la infastidisce: "Cioè io te giuro – afferma Vanessa – mi' padre io non vedo l’ora di sputargli in faccia… e mannallo a fan culo pure lui… i sordi… glie dò n’ culo e foca ai capelli (…). Ti giuro non ce la faccio più! Cioè, invece de dire amore scusa che ti ho messo in questa situazione di merda (…) a paga' la galera quando i problemi so' miei e non tuoi, perdonami figlia diletta… così dovrebbe comportasse, hai capito? Cosa ti serve? Mangiare? L’università? Bere? Non c’ho manco i soldi per la spesa (…)".

"Che li mortacci loro, sto così per loro". Vanessa Ferrero è stanca, sente il fiato sul collo della giustizia e quanto fatto per suo padre, a fronte – a suo dire – degli intoppi incontrati per il mutuo della casa, le provoca ansia e risentimento. "Io non ho fatto una cosa delle 16 denunce penali che c’ho, una, una (…), glielo devo dì, non ce sta con la testa, sta fuori de testa. A me non me ne frega un cazzo… io me voglio leva' da sto ginepraio! Io me voglio levà, io voglio lavorare… farmi i cazzi miei… devono morì, capito? Che li mortacci loro, sto così per loro".

Negli stralci delle intercettazioni anche lo sfogo della figlia Vanessa nei confronti del padre, massimo Ferrero
Negli stralci delle intercettazioni anche lo sfogo della figlia Vanessa nei confronti del padre, massimo Ferrero

"Lui che fa sta cazzo di vita la fa grazie a me". In un differente colloquio telefonico che risale al 21 giugno 2021, la figlia di Ferrero aggiunge altri dettagli del suo sfogo: "Io non posso neanche andarlo a dì in giro che Massimo Ferrero è ’na merda… che fa schifo… che va a dì che tuti i figli so' attaccati alla bocca… invece lui che fa sta cazzo di vita la fa grazie a me! Capito? Se lui sta dove sta, se è arrivato in Sampdoria… se è arrivato a essere qualcuno è grazie a ’sta pezza de merda che ha firmato tutto e guarda come me fa sta'? E per un cazzo de mutuo che mi ha dato… tutti i giorni a romperme il cazzo". 

"La mazza da baseball… te giuro, gliela spaccavo in faccia". È una delle espressioni che spiegano bene qual è la posizione di Vanessa Ferrero nei confronti del padre, Massimo. E come il rapporto sia divenuto complesso quando dice "mi ritrovo liquidatore de… de… un circuito di trecento persone… e manco per soldi! È tutta gente de merda che mangia per i cazzi mia sulle spalle mie! Hai capito ‘sti bastardi". Ecco perché, al culmine dello sfogo, si lascia andare e – sia pure in maniera metaforica – si dice pronta a impugnare la mazza da baseball a costo "di andare carcerata per una cosa bella".

"Ma adesso morono pure loro". La conclusione è amara e lascia trasparire desiderio di vendetta, voglia di lasciarsi tutto alle spalle, vendicarsi per tanta ingratitudine e trascinare tutto e tutti nel gorgo. "Ma guarda va bene così – le parole di Vanessa Ferrero -. Solo so' nata e sola moro. Ma adesso morono pure loro… che è iniziata la mia vendetta! Me dispiace… io ho finito".

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