La FIGC ufficializza le cure di Fagioli: la squalifica contiene anche la terapia per la ludopatia
Dopo l'anticipazione di ieri sul raggiunto patteggiamento tra Nicolò Fagioli e la Procura della FIGC, circa una squalifica molto ridotta rispetto ai tre anni (minimo) prescritti dall'articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva per aver scommesso su partite di calcio (non importa se su siti illegali o meno), oggi la Federcalcio ha comunicato ufficialmente il dispositivo delle sanzioni irrogate al calciatore della Juventus: non solo lo stop alla sua carriera, ma anche le "prescrizioni alternative" in cui sono stati "commutati" 5 mesi della squalifica dei 12 complessivi, portando a 7 i mesi effettivi di lontananza dai campi di gioco.
E poiché i 7 mesi partono da oggi, Fagioli tecnicamente potrebbe fare a tempo a tornare a giocare con la maglia del club bianconero – con cui è vincolato fino al 2026 – nell'ultima giornata dell'attuale campionato di Serie A, in cui la Juve ospiterà il Monza allo Stadium il 26 maggio 2023 (giorno più giorno meno, in base al calendario che sarà definito). La nota ufficiale della FIGC contiene in primis il percorso attraverso il quale si è arrivati all'attuale sentenza sportiva, dai reati commessi al patteggiamento.
"Vista la comunicazione della Procura Federale relativa al provvedimento di conclusione delle indagini di cui al procedimento n. 170 pf 23-24 adottato nei confronti del Sig. Nicolò FAGIOLI, avente ad oggetto la seguente condotta: NICOLÒ FAGIOLI, giocatore tesserato nella stagione sportiva 2021/22 per la U.S. CREMONESE S.P.A. e nella stagione sportiva 2022/23 per la JUVENTUS F.C. S.P.A. all'epoca dei fatti, in violazione dell'art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, nonché in violazione dell’articolo 24, commi 1 e 3, del Codice di Giustizia Sportiva, per aver effettuato, dalla stagione sportiva 2021/22 e sino al maggio 2023 (stagione sportiva 22/23), scommesse, direttamente o per interposta persona, sia presso soggetti autorizzati che presso soggetti e piattaforme non autorizzati a riceverle, aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell'ambito della FIGC (gare di Serie A, Serie B e Lega Pro), di campionati di calcio professionistici stranieri e della UEFA".
"Vista la richiesta di applicazione della sanzione ex art. 126 del Codice di Giustizia Sportiva,
formulata dal Sig. Nicolò FAGIOLI; vista l'informazione trasmessa alla Procura Generale dello Sport; vista la prestazione del consenso da parte della Procura Federale; rilevato che il Presidente Federale non ha formulato osservazioni in ordine all'accordo raggiunto dalle parti relativo all'applicazione nei confronti del Sig. Nicolò FAGIOLI della sanzione di € 12.500 di ammenda, e di 12 (dodici) mesi di
squalifica, di cui 5 mesi commutati nelle seguenti prescrizioni alternative".
E qui si viene a sapere che la cura per la ludopatia di Fagioli non è solo una sua scelta di vita, ma una precisa parte del patteggiamento con la FIGC per arrivare allo sconto sulla squalifica: "1) Partecipazione del Sig. FAGIOLI ad un piano terapeutico della durata minima di mesi 6 (sei) finalizzato alla cura della ludopatia; 2) Partecipazione del Sig. FAGIOLI ad un ciclo di incontri pubblici, nel numero minimo di 10 (dieci) nel periodo di cinque mesi. Sulla corretta attuazione del piano terapeutico e dell'obbligo di partecipazione ad incontri pubblici vigilerà la Procura Federale della FIGC che, in caso di accertate violazioni da parte del Sig. FAGIOLI, adotterà i provvedimenti di propria competenza ai sensi del vigente C.G.S.".
Dal canto suo, la Juventus contestualmente ha pubblicato sul proprio sito ufficiale un comunicato di presa d'atto della squalifica e massimo sostegno a Fagioli: "La Società prende atto del comunicato ufficiale della FIGC n°177/AA e conferma il suo pieno appoggio a Nicolò Fagioli nell'affrontare questo percorso, fornendo al ragazzo il necessario supporto nello svolgimento del piano terapeutico indicato e, come espressamente previsto nell'accordo, collaborando con la Federazione anche per individuare i cicli di incontro previsti. Siamo fermamente convinti che Nicolò, con l’appoggio della Società, dei compagni di squadra, dei familiari e dei professionisti che lo assistono, affronterà con grande senso di responsabilità il percorso terapeutico e formativo e, una volta scontata la squalifica, potrà tornare a competere con la dovuta serenità".