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La FIFA vuole evitare i fuorigioco millimetrici: primi test sulla ‘legge Wenger’ in Svezia

La FIFA e l’IFAB hanno deciso di testare una nuova metodologia sul fuorigioco: primi test in Svezia per la ‘legge Wenger’, che prende il nome dall’ex manager dell’Arsenal.
A cura di Vito Lamorte
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La FIFA e l'IFAB, l'ente che scrive le regole del calcio, hanno deciso di testare una nuova metodologia per segnalare il fuorigioco: gli enti che comandano a livello mondiale vorrebbero evitare alcuni offside millimetrici segnalati dal fuorigioco semiautomatico e così sta per essere la testata la ‘Legge Wenger‘ (‘Wenger Law', in inglese).

Di cosa si tratta? Arsene Wenger, ex manager dell'Arsenal, da quando ha smesso di allenare ha sempre voluto contribuire a migliorare il mondo del calcio ed è stato nominato responsabile dello sviluppo mondiale del calcio dalla FIFA. L'ex allenatore ha proposto il Mondiale ogni due anni ed è sempre stato molto critico nei confronti del fuorigioco millimetrico indicato dalla tecnologia, così la FIFA lo ha ascoltato e ha raccolto il suo guanto di sfida.

Per questo motivo hanno deciso di testare questa nuova metodologia sul fuorigioco per evitare di vedere come alcune chiamate millimetriche: i test inizieranno in Svezia, dove verrà provato nelle categorie Under 21 maschile e Under 19 femminile: l'idea di base vuole che venga segnalato il fuorigioco solo quando tutto il corpo è avanti rispetto all'avversario per evitare il conteggio dei millimetri o evidenziare le parti del corpo in gioco e quelle no.

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L'IFAB regola il fuorigioco con l'articolo 11.2: "Un giocatore sarà in fuorigioco se: una qualsiasi parte della testa, del corpo o dei piedi è più vicina alla linea di porta avversaria rispetto sia al pallone, sia al penultimo avversario". Questo è esattamente ciò che vuole dimostrare la FIFA con i test in Svezia. La FIFA vuole implementarlo anche in Italia e nei Paesi Bassi, secondo quanto riportato da DirecTV Sports ma non ci sono ancora conferme in merito.

Per Widen, presidente della Federcalcio svedese, ha dichiarato che non hanno preso subito bene questa iniziativa: "All'inizio eravamo un po' titubanti, ma poi abbiamo pensato che avremmo dovuto partecipare. È divertente essere coinvolti in qualcosa del genere fin dall'inizio. La FIFA ce l'ha venduto bene, hanno molta fiducia nel nostro calcio e sanno che abbiamo una buona organizzazione".

Anche Jonas Eriksson, arbitro internazionale, si è soffermato su questa iniziativa della FIFA: “Se questo porta a un calcio più attraente come stabilito dalla visione della FIFA… Penso che gli attaccanti dovrebbero trarne vantaggio, lo vogliono tutti. Andrà bene. Ci saranno più gol, le partite saranno più divertenti da guardare. Lo vogliono tutti. È bello provare a partecipare a questi esperimenti, testare e sviluppare".

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