La FIFA vieta la fascia ‘One Love’, arbitri in disaccordo con sanzioni ai giocatori: scoppia il caso
La FIFA ha vietato l'utilizzo della fascia a sostegno dei diritti LGBTQ+ che i capitani di alcune nazionali volevano indossare in Qatar: un cuore e i colori dell’arcobaleno insieme a due parole ‘One Love‘ che i giocatori avevano intenzione di indossare ai Mondiali di calcio. Il massimo ente che governa il calcio mondiale ha paventato l’ammonizione del calciatore che la indossava in campo e così i capitani di sette squadre che giocano ai Mondiali hanno fatto marcia indietro.
Gli arbitri della Coppa del Mondo non hanno apprezzato il modo in cui sono stati usati in questa situazione e, secondo quanto riportato da Sportsmail, un numero significativo di 36 direttori di gara ha espresso un certo stupore quando è iniziata a filtrare la voce che avrebbero dovuto ammonire il giocatore che indossava la fascia arcobaleno.
La FIFA ha detto che i ribelli sarebbero stati sanzionati all'inizio delle partite ma alcuni degli arbitri hanno sostenuto, in maniera privata, che loro sarebbero stati usati in una guerra senza essere nemmeno stati consultati. È molto probabile che possa arrivare qualche domanda al capo degli arbitri della FIFA, Pierluigi Collina, ma è molto difficile che l'ex fischietto italiano possa evidenziare criticità per questa situazione.
Le sette nazionali che avevano intenzione di usare la fascia in Qatar hanno espresso il loro profondo rammarico e considerano questo comportamento ‘inaccettabile' da parte della FIFA.
Intanto la federazione tedesca starebbe pianificando un'azione legale contro la FIFA dopo la vicenda della fascia arcobaleno: secondo quanto riportato dal giornale tedesco Bild, la federazione vorrebbe intraprendere un'azione legale contro la FIFA e questa decisione potrebbe essere portata alla Corte internazionale di arbitrato per lo sport.
Steffen Simon, portavoce della DFB, ha affermato: “La FIFA ci ha vietato di mostrare un simbolo di diversità e a favore dei diritti umani. Hanno combinato questo divieto con minacce di sanzioni sportive senza specificarle. La DFB sta verificando se questa azione della FIFA fosse legale o meno".
Una vicenda che potrebbe diventare ancora più grande di quanto lo è già ora: il caso delle fasce ‘One Love' ha destato grande stupore per come è stato portato avanti sia dalle nazionali e dai calciatori che dalla FIFA, che ha puntato sulle sanzioni di campo per evitare problemi di esposizione mediatica con il Qatar e i suoi governanti. Una situazione di cui si parlerà ancora molto.