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La FIFA è pronta a cambiare una regola dei playoff Mondiali: Italia avvantaggiata

In vista dei playoff mondiali di marzo la FIFA potrebbe accogliere la richiesta delle Nazionali impegnate negli spareggi, modificando parte del regolamento.
A cura di Alessio Pediglieri
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Sono 107 i giocatori in totale che il prossimo marzo affronteranno i playoff per i Mondiali con la ‘spada di Damocle' di una squalifica alla prima ammonizione. Calciatori che rischiano pesantemente e che potrebbero compromettere il cammino delle loro Nazionali oltre a dover saltare l'eventuale ultima partita, decisiva per qualificarsi a Qatar 2022. Un problema non da poco che è soggetta in queste ore ad una attenta analisi da parte della FIFA che potrebbe apportare in modo straordinario un cambiamento nei regolamenti.

Le regole in vigore, infatti, stabiliscono esplicitamente che i playoff fanno parte della fase preliminare delle qualificazioni, né più né meno delle partite disputate dalle Nazionali all'interno dei rispettivi Gironi. Per questo motivo, tutti i cartellini gialli ricevuti e le relative diffide restano valide anche per gli spareggi. Nulla si azzera, a meno che l'UEFA non decida di rivolgersi alla FIFA per spingere verso il totale emendamento delle sanzioni ancora in corso, cancellando di fatto tutte le situazioni disciplinari ancora in sospeso, maturate durante le qualificazioni.

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L'UEFA ha raccolto l'appello di diverse Nazionali e sta raccogliendo il parere di tutte e 12 le partecipanti dei playoff mondiali dopo che alcune Federazioni hanno evidenziato la questione. Ma l'ultimo capitolo spetta solo alla FIFA che, secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe portata ad accettare l'"eccezione" per non andare a condizionare gli spareggi. Il tutto non solo per lo spettacolo che ne potrebbe risentire ma anche per un semplice criterio di "equità" per giocarsi alla pari la qualificazione ai mondiali. Alcuni Gruppi di qualificazione erano costituiti da otto squadre, altri da dieci. Di conseguenza diverse Nazionali hanno dovuto giocare più partite con il maggior rischio di subire sanzioni. Una disparità che è stata fatta notare e che potrebbe essere il "grimaldello" con cui scardinare eventuali resistenze della FIFA.

Alcuni ct si sono già espressi, favorevolmente, alla possibilità di vedere cancellati i cartellini gialli. "È qualcosa che si può fare, ma ci deve essere unanimità in breve tempo così da permettere a UEFA e FIFA di confrontarsi" ha detto il tecnico della Scozia, Steve Clarke, seguito da Robert Page, ct del Galles: "Non so se siamo nella condizione di poterlo chiedere ma sarebbe una scelta positiva per tutte le squadre coinvolte".

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Andando ad analizzare nello specifico quali siano i giocatori diffidati e quali Nazionali potrebbe beneficiare maggiormente di questa "amnistia", appare evidente che arriverebbe un grande aiuto all'Italia di Roberto Mancini. La nostra Nazionale infatti, annovera ben 10 giocatori diffidati tra cui diversi titolari intoccabili: Federico Chiesa, Federico Bernardeschi, Lorenzo Insigne, Matteo Pessina, Nicolo Barella, Gianluigi Donnarumma, Giorgio Chiellini e Lorenzo Pellegrini.

La situazione della Nazionale azzurra però non è l'unica perché altrettanti giocatori in pericolo di squalifica li hanno Svezia, Polonia e Macedonia del Nord. Chi detiene il ‘record' assoluto è la Turchia (con 13 giocatori diffidati) ma nessuna altra Nazionale è indenne: il Portogallo di Cr7 ne conta sei, la Scozia otto. Da questi numeri, la ‘task force' per fare pressione e cancellare le sanzioni sarebbe dunque sufficientemente compatta e motivata. Ma la decisione deve arrivare entro il 26 novembre, data del sorteggio dei playoff mondiali.

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