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La FIFA deve risarcire l’inventore dello spray degli arbitri: non potevano usarlo

Un tribunale brasiliano ha condannato la FIFA a risarcire Heine Allemagne e Pablo César Silva, inventori dello spray utilizzato dagli arbitri per violazione del diritto d’autore e comportamento in malafede. Una corte d’appello di Rio de Janeiro ha accolto il ricorso presentato dalla Spuni e la richiesta di risarcimento è di circa 9,1 milioni di dollari.
A cura di Vito Lamorte
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Un tribunale brasiliano ha condannato la FIFA a risarcire Heine Allemagne e Pablo César Silva, inventori dello spray utilizzato dagli arbitri per segnare i falli e la distanza della barriera, per violazione del diritto d'autore e comportamento in malafede. A riportare la notizia sono i media brasiliani dopo il comunicato dei suoi avvocati nelle scorse ore. Una corte d'appello di Rio de Janeiro ha accolto il ricorso presentato dalla Spuni, società di proprietà di Allemagne, e ha stabilito che l'ente che governa il calcio mondiale deve riparare "ai danni causati dall'uso non autorizzato dello ‘spray' nelle competizioni".

Il valore del risarcimento sarà definito in una fase successiva del processo, che si trascina dal 2017 come indicato in una nota dei legali di Allemagne: la richiesta è di almeno 50 milioni di reais (9,1 milioni di dollari). La vittoria nella giustizia brasiliana potrebbe far diventare diventare un caso, perché una volta che la ditta Allemagne avrà il brevetto per lo ‘spray' il marchio sarà registrato in altri 43 paesi.

Il tribunale di Rio ha rilevato nella sua sentenza, emessa mercoledì, che la FIFA ha agito in malafede durante le trattative avute con l'inventore brasiliano per l'uso dello ‘spray': secondo la denuncia, l'organo di governo del calcio mondiale "ha abusato della buona volontà" di Allemagne, "usando lo ‘spray' gratuitamente e sfruttando il know-how" della sua azienda per "la realizzazione del prodotto, nascondendo al contempo il marchio dello stesso”.

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Secondo i suoi legali, Allemagne ha consigliato alla FIFA di adottare l'utilizzo dello spray che oggi è diventato un elemento essenziale per gli arbitri di tutto ma l'inventore assicura di non essere stato "mai adeguatamente" riconosciuto o ricompensato per questo: questo a suo avviso "viola una garanzia fondamentale" e costituisce una "pratica illegale in Brasile e in varie giurisdizioni di tutto il mondo".

La difesa di Allemagne ha ricordato che il Comitato Etico della FIFA ha aperto un'inchiesta ufficiale sul caso nel 2020 per possibili "condotte scorrette", ma era stata archiviata dopo aver ottenuto una vittoria in prima istanza in Brasile che ora è stata ribaltata.

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