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La FIFA contro i videogiochi: Mondiali ogni 2 anni per contrastare “il nemico del calcio”

Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, spinge per l’approvazione entro dicembre della proposta rivoluzionaria: giocare un Mondiale con cadenza biennale. “Il nemico del calcio non sia la Coppa del Mondo o non sia la Fifa ma sono altre attività dietro le quali corrono oggi ragazzi e ragazze”.
A cura di Maurizio De Santis
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Giocare un Mondiale ogni due anni affinché gli adolescenti siano interessati più al calcio rispetto ad altre attività. Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, crede che sia questa la ricetta migliore, più efficace per contrastare il disamore e fare proseliti tra i più giovani che sembrano attratti da altre discipline o interessi ludici alternativi (è il caso dei videogiochi). Ecco perché sostiene il progetto della Coppa del Mondo con cadenza biennale come deterrente a possibili distrazioni, interesse da parte dei ragazzi verso altri mondi dell'universo sportivo e dell'intrattenimento. La stessa possibilità che il videogame tra i più famosi (Fifa) in futuro si svincoli dal brand della Federazione è opzione non sottovalutata dal massimo dirigente.

Credo che il nemico del calcio non sia la Coppa del Mondo o non sia la FIFA – le parole del massimo dirigente raccolte da AP News -, ma sono altre attività dietro le quali corrono oggi ragazzi e ragazze.

In buona sostanza, più che pensare a una formula di rinnovamento profondo, che dia maggiore credibilità a una disciplina logorata nel tempo da scandali e crisi economica, dal vertice della Federazione internazionale arriva una proposta che lascia perplessi i protagonisti diretti, dalle associazioni affiliate fino alle squadre di club e agli stessi giocatori. La Fifa, però, non arretra di un centimetro rispetto all'ipotesi che è nata con un sussurro e poi divenuta annuncio secco, diretto in replica alla reticenza delle Federazioni e dei club preoccupati per l'aggravio di impegni, per i calendari serrati e lo sconvolgimento dei campionati, per la salute dei calciatori. Anzi, l'auspicio è che entro dicembre si possa arrivare all'approvazione della mozione.

Dobbiamo vedere come insieme e insieme possiamo riportarli ad interessarsi al calcio – ha aggiunto Infantino -. Vogliamo, per quanto mi riguarda, farlo tutti insieme come abbiamo sempre fatto negli ultimi anni. Discuteremo del progetto di un nuovo calendario internazionale in un summit convocato apposta il 20 dicembre prossimo, con tutte le 211 federazioni calcistiche nazionali. 

Le recenti modifiche con l'introduzione di una finestra ulteriore per le nazionali – sparpagliate tra Nations League e qualificazioni a Qatar 2022 – ha alimentato proteste. L'idea che dall'alto, spingendosi oltre le istanze legittime delle parti in causa, sia calata una novità così rivoluzionaria come la disputa di una Coppa del Mondo con cadenza biennale ha solo peggiorato le cose. L'appello alla coralità e all'unità di intenti, almeno per adesso, cade nel vuoto.

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Il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, è stato molto chiaro nel suo intervento, sostenuto anche dalle opinioni di Italia, Spagna, Germania, Portogallo, Svizzera, Scozia, Romania, Finlandia che si sono opposte al Mondiale biennale.

Chiedo a te e alla Fifa di non spingere per un voto perché ciò potrebbe avere conseguenze terribili per il calcio – le parole del massimo dirigente Uefa -. Non credo che sarebbe saggio andare a votare su una questione del genere. Non solo perché ci saranno gravi conseguenze ma anche perché le parti interessate come club e leghe non hanno diritto di voto e questa idea è dannosa per la loro esistenza.

La spiegazione di quale sia la portata dello scontro è nella risposta di Infantino, una sorta di ridimensionamento del peso politico della Uefa e delle "sole 55 Federazioni affiliate" in seno all'assemblea internazionale.

Non possiamo semplicemente modellare nuove proposte sulla base delle risposte e dei pareri provenienti dall'Europa – ha aggiunto -. Dobbiamo rispettare le opinioni di tutti.

Non è solo la Uefa a esprimere forti perplessità. Mugugni arrivano anche dal CIO (Comitato Olimpico Internazionale) che nelle recenti Olimpiadi ha introdotto nuove discipline nella rosa degli sport che hanno caratterizzato l'ultima edizione dei Giochi nel Sol Levante (skateboard) e caratterizzeranno anche la prossima di Parigi 2024 (break dance).

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