La festa privata di Insigne diventa uno show: tra gli invitati anche calciatori avversari
La lunga cerimonia di addio di Lorenzo Insigne al Napoli e alla città di Napoli è terminata solo questa notte. Dopo le lacrime, sue e dei tifosi, versate la scorsa domenica per l'emozione allo stadio Maradona, si è passati ai sorrisi, ai brindisi, alla musica, al cibo e al divertimento con una mega festa organizzata dall'ormai ex capitano azzurro al "Belvì Resort", a Somma Vesuviana. L'ultima cena di Insigne ha visto partecipare parecchi ospiti, appartenenti al presente e al passato del calciatore: amici, parenti, compagni di squadra, ex colleghi, membri dello staff, l'allenatore Luciano Spalletti e il presidente Aurelio De Laurentiis.
La festa aveva anche un titolo: "C'è solo un capitano", scritto con luci neon su un cartellone. Poi musica dal vivo con i celebri cantanti ospitati Rocco Hunt, Clementino e Gigi D’Alessio, balli con l'orchestra di Raul a ritmo di swing, panini di Mastro Burger personalizzati con il suo volto, pizze fritte della Masardona, pizze gourmet e gli immancabili fuochi d'artificio. C'è stato anche un momento di cabaret con i due comici Alessandro Siani e Peppe Iodice.
Oltre ai già citati, tanti altri i volti noti presenti. Tutti i giocatori del Napoli di oggi, più altri calciatori che oggi indossano altre maglie: Pepe Reina e Hysaj della Lazio, Sepe e Verdi della Salernitana. Presenti anche i fratelli Fabio e Paolo Cannavaro, Diego Maradona junior, il dottore Enrico d’Andrea, ex Napoli e ora al Benevento, e il team manager azzurro, Giuseppe Santoro, non un componente qualsiasi dello staff di Spalletti, ma il talent scout che lo ha scoperto e che lo ha portato al Napoli. Infine c'era ovviamente la grande famiglia di Lorenzo: la moglie Jenny con i figli Carmine e Christian, papà Carmine, mamma Patrizia, i fratelli Marco, Antonio e Roberto, quest’ultimo in forza al Benevento.
Insigne ha così voluto ringraziare nel suo stile chi lo ha sostenuto quando era ancora uno "scugnizzo" e faceva fatica anche a credere di diventare un calciatore professionista. Lo scugnizzo ora se ne va in Canada, ma ha voluto lasciare impressa la sua immagine positiva e fissare nella sua memoria tanti momenti felici.