La festa l’ha fatta la Salernitana, migliaia di tifosi al ritorno da Napoli: “Contro tutto e tutti”
"È stata la mano di Dia". È lo sfotto' tremendo e tagliente dal punto di vista ironico che ha alimentato la gioia dei tifosi della Salernitana per il pareggio al "Maradona" contro il Napoli (1-1). Più che l'ex Pibe de Oro, ha potuto il sinistro a giro di Boulaye Dia che a pochi minuti dalla fine dell'incontro ha gelato lo stadio partenopeo, ha strozzato la felicità di una città intera che aveva già preparato la festa. Le rete di Olivera aveva dato fuoco alle polveri: petardi, fumogeni, artifizi pirotecnici hanno accompagnato il colpo di testa del difensore uruguagio. Il boato è stato fortissimo, altrettanto anche il silenzio calato all'improvviso per quella prodezza.
La domenica dell'orgoglio granata è tutta in quell'azione, in quella traiettoria che ha rinviato il sogno nel cuore degli azzurri: lo ha preso e rinchiuso in qualche angolo dell'anima, nell'attesa che nel prossimo turno arrivi (finalmente) la certezza matematica del titolo di campione d'Italia atteso da 33 anni.
E quando la squadra arriva allo stadio "Arechi" dov'è s'è radunato il popolo dei supporter entra da un ingresso secondario poi si affaccia sulla terrazza dell'impianto. È lì a godere del meritato trionfo. Fuochi d'artficio, torce rosse e granata, botti ed euforia incontenibile salutano la formazione di Sousa.
Ci ha creduto Paulo Sousa, che nel primo tempo ha messo in campo una squadra compatta, attenta, ordinata nel difendersi; nella ripresa ha cambiato atteggiamento, alzando un po' il baricentro; dopo il gol subito non ha alzato bandiera bianca ma ha addirittura mutato l'assetto tattico schierando tre punte. Se l'è giocata senza alcun timore reverenziale, rispettando la forza dell'avversario ma anche con grande fiducia nei propri mezzi, ed è stato premiato.
Ci hanno creduto i calciatori che da Ochoa (una sicurezza, come sempre) fino all'autore della rete decisiva hanno dato tutto. "Contro tutto e contro tutti, per noi e per Salerno. Un'impresa da ricordare", ha scritto Kastanos su Instagram. "Grande prestazione di tutta la squadra. Avanti con il nostro percorso", ha aggiunto Candreva. Frasi che testimoniano la carica emotiva che ha caratterizzato la vigilia della sfida, la preparazione mentale del gruppo, la voglia di rispondere sul campo alla ‘stranezza' di un calendario modificato troppo in fretta per dare al Napoli l'opportunità di festeggiare in casa senza tener conto delle legittime istanze/esigenze dei granata.
Ci ha creduto la società che attraverso il presidente, Danilo Iervolino, aveva espresso rammarico per lo spostamento della gara di un giorno (era in calendario per sabato pomeriggio) e – al di là di comprensibili e pacate espressioni di protesta – ha scelto di non lamentarsi, non lasciarsi prendere da polemiche che distraggono e prosciugano energie. "Il popolo granata – ha ammesso Mrgan De Sanctis a DAZN – ha mostrato grande dignità e in maniera composta. Non abbiamo sollevato polemiche, il nostro presidente e i nostri tifosi sono stati perfetti".
Salerno fa festa, i fumogeni che colorano il tardo pomeriggio sono quelli granata. I cori che s'alzano verso il cielo sono quelli dei sostenitori che attendono l'arrivo della squadra. Il punto strappato al Napoli è pesante, ha un sapore speciale e, più ancora, spinge la Salernitana verso quella salvezza che è davvero a un passo.