La ferocia della Salernitana sorprende Allegri, Juve messa all’angolo: “Due punti persi”
"Cosa vogliamo maggiormente? Essere propositivi e produrre gioco contro qualsiasi avversario". L'ha scritto Davide Nicola, allenatore della Salernitana, al termine della folle partita giocata dalla sua squadra contro la Juventus all'Allianz Stadium. Il doppio vantaggio a fine primo tempo, la rimonta dei bianconeri nella ripresa e la quasi beffa in pieno recupero evitata solo per una clamorosa svista del VAR, hanno comunque consentito ai campani di uscire con un punto dalla fortino della Vecchia Signora. Un ennesimo passo in avanti in classifica che porta i granata a 7 punti e che complessivamente vede Candreva e compagni capaci di mettere insieme ben cinque risultati utili consecutivi perdendo di fatto solo la prima sfida di campionato contro la Roma.
Numeri che certificano la forza di questa squadra, le alte ambizioni della società di Danilo Iervolino che dopo il divorzio da Walter Sabatini in estate sembrava aver fatto un autentico autogol. E invece il patron della Salernitana ha ingaggiato come ds Morgan De Sanctis, alla prima vera esperienza professionale in questo ruolo, che coadiuvato da Giulio Migliaccio è riuscito a portare a Salerno giocatori di grande spessore che certificano le ambizioni di una squadra che sembra voler raggiungere la salvezza il prima possibile come obiettivo minimo. Dopo il caos generatosi allo Stadium dopo il del 3-2 segnato da Milik al 94′ e il successivo intervento del VAR che ha annullato la rete del polacco, l'atteggiamento della Salernitana non è cambiato. Una ferocia tale che ha portato i granata nuovamente nella metà campo della Juve a caccia del gol della vittoria.
Un'immagine che ha lasciato senza fiato migliaia e migliaia di tifosi della Salernitana, che dopo la drammatica stagione (sportivamente parlando) dello scorso campionato culminata con una salvezza all'ultimo respiro a seguito comunque di una sconfitta per 4-0 in casa, di certo non si aspettavano di vedere subito questo cambiamento. I granata hanno giocato fin da subito a viso aperto, provando a vincere la partita sin dal primo minuto. Il vantaggio di due gol che ha chiuso la prima frazione ne è stata una prova certa.
Prima Candreva su assist di Mazzocchi e poi il rigore di Piatek, hanno messo in evidenza un atteggiamento da squadra che ambisce a ben altri obiettivi rispetto a una salvezza che sembra rappresentare il traguardo minimo per questa stagione. Il gol di Bremer e quello di Bonucci su rigore sono frutto di due disattenzioni difensivi, errori individuali: possesso perso da Coulibaly nella prima occasione, fallo ingenuo di Vilhena per la rete del difensore bianconero dal dischetto.
Il finale di gara è però noto a tutti e di certo c'è poco da aggiungere sulla clamorosa svista del VAR. Una punizione che comunque sarebbe stata troppo dura per questa Salernitana che avrebbe subito una beffa a dir poco atroce dopo aver praticamente avuto per lunghi tratta della partita il pallino del gioco, la convinzione di poter fare gol e la tenacia di non mollare di fronte a un avversario di tale spessore. I tifosi granata hanno negli occhi ancora la marea di gol subiti nella prima parte della scorsa stagione: in piena crisi societaria e con lo spettro dell'esclusione dal campionato di Serie A che sembrava diventare certezza ogni giorno di più.
Oggi questa è sicuramente un'altra Salernitana, cambiata radicalmente sotto tutti i punti di vista. Iervolino ha preteso dalla squadra di concludere la stagione nella parte sinistra della classifica. L'ultimo minuto contro la Juve certifica questo obiettivo dei granata: Sambia, Bonazzoli e Candreva chiudono la Juventus in angolo a caccia addirittura del gol della vittoria. Le parole di Piatek a fine gara sono una certezza: "Secondo me abbiamo perso due punti – ha detto – Parte sinistra della classifica? Certo che si può fare, qui c'è qualità".